Anche se l’anticiclone delle Azzorre tenta di espandersi sul Mediterraneo, non riesce ancora a strutturarsi a tutte le quote, infatti permane l’influenza specie a nord del Po della saccatura Scandinava, che determina correnti occidentali in quota, dove permane aria un po’ troppo fresca per la stagione, con i –15°C che si trovano a 5500 m tanto che il Cimone si trova dentro una nube e con temperatura di soli +4°C. Nubi cumuliformi già in formazione su Pavullo e ampie zone serene a Modena, Reggio Emilia e nelle altre zone di pianura.
Nei prossimi giorni la pressione aumenterà e sul Mediterraneo cercherà di espandersi l’alta pressione facendo man mano aumentare le temperature, andrà posta però sempre attenzione alla coda delle perturbazioni atlantiche che a tratti lambiranno le nostre zone. A titolo indicativo, invece, verso il fine settimana potrebbe presentarsi un’ondata di caldo torrido.
Martedì 22: al mattino ancora alcune nubi attorno alle cime, in collina e pianura qualche nube medio-alta con sempre più sole durante la giornata, anche se al pomeriggio di nuovo non mancheranno cumuli.
Mercoledì 23: in un’ambito di una giornata discretamente soleggiata, passano spesso nubi alte o medio-alte, a tratti föhn Appenninico; dal pomeriggio aumenta il rischio (40-60%) del transito di un forte temporale verso la media o bassa pianura.
Giovedì probabilmente giornata ventosa sebbene abbastanza soleggiata e calda per föhn.
Da venerdì potrebbe stabilizzarsi e arrivare improvvisamente del gran caldo, ma la tendenza andrà confermata.