Per la prima volta
quest’anno aveva conquistato la pole position e battuto Michael Schumacher in qualifica. Per la prima volta aveva preso il largo al via. Ma poi il gp di Indianapolis e’ diventato autoscontro. E Rubens Barrichello ha di nuovo perso la sfida.
Superato dal
tedesco piu’ abile nello scaldare le gomme e lanciarsi meglio alla ripartenza dopo il primo intervento della safety car, ha perso due secondi di troppo al primo pit stop e si e’ ritrovato sesto dietro a Raikkonen. ”Quei giri la’ dietro mi sono costati davvero tanto” nota il brasiliano. Che ha lasciato Indianapolis deluso. ”Ho perso una gara vinta” ha detto prima di partire per il Brasile, dove potra’ riposare saltando i test di Barcellona in programma da martedi’ a venerdi’ in cui saranno impegnati Badoer (tutti i giorni) e Schumi (mercoledi’ e giovedi’).
”Speravo di andarmene con 14 punti di distacco, invece ne ho 18 – ha notato il brasiliano – L’aspetto positivo e’ che a meta’ stagione ho 62 punti, mentre l’anno scorso ne ho fatti 65 in tutto. Significa che posso ancora lottare per il mondiale”.
I tentativi di sorpasso fatti a Montreal e a Indianapolis sono falliti, ma la formula del mondiale tiene in vita la speranza. Rubinho e’ ormai l’unico ad essere andato a punti in ogni gara. Una costanza che la tabella dei punteggi introdotta all’inizio del 2003 tende a premiare. ”Ma io non vorrei vincere il mondiale come Rosberg, io voglio vincere le corse e poi lottare con Michael. Ho dimostrato che posso farlo. Il campionato e’ aperto, la battaglia e’ aperta”.
Si sono sfiorati, in corsa. Al giro 52 Rubens ha cercato di sorprendere Michael attaccandolo a sorpresa nella curva 4, nel tratto in cui e’ stato costantemente piu’ veloce di tutti Michael compreso. ”In quei momenti essere compagni di squadra non vuol dire nulla, si prova e basta.
Sul palco e’ sembrato piu’ freddo del solito, con Michael.
”No, mi dispiaceva solo per aver perso una corsa che avevo in mano. Ma resto sorridente e tranquillo. Mi dispiace, ma ho la voglia e la grinta per vincere. E’ chiaro che sono deluso, ma la vita va cosi’: e’ inutile guardare indietro. Io vedo un futuro positivo. Fin qui io ed il mio gruppo abbiamo fatto un bell’inizio di stagione. Manca solo la vittoria, ma penso che stia arrivando”.
Ed e’ pure convinto che un po’ di merito della incredibile stagione di Schumi sia suo. ”Abbiamo una macchina strepitosa, siamo due piloti molto forti in lotta per stare uno davanti all’altro. E questo ci mette in condizione di dover andare anche piu’ forte”.