Un cittadino ha chiamato i
carabinieri per segnalare un furto in un appartamento, altri hanno indicato ai militari la direzione di fuga dei ladri, un altro ancora – in contatto telefonico al cellulare con il comandante della tenenza – ha condotto i carabinieri fino ai malviventi, che si erano seduti su un muretto fingendo di essere in attesa di un amico.
E’ accaduto ad Arceto di Scandiano, nel comprensorio ceramico reggiano: la ‘sinergia’ tra i residenti e i militari dell’Arma ha permesso l’arresto di due reggiani, un pregiudicato trentenne, E.A.L., e una ventunenne incensurata, R.V., per furto aggravato.
La refurtiva, che era stata nascosta tra l’erba a ridosso del muretto, e’ stata recuperata. Si tratta di preziosi, orologi e altri oggetti per un bottino di circa 3.000 euro. I due giovani dovranno rispondere anche di ricettazione dell’auto, una Innocenti Mille rubata a Reggio, con cui hanno raggiunto l’ abitazione di Arceto per compiere il furto.