Arriva il caldo e con le temperature in alto è di nuovo ‘emergenza anziani’, in particolare per i 10 milioni di ultra 65enni.
E’ quanto sostiene, in uno studio sulla condizione degli anziani, l’Eurispes da cui si evince che nel 2003 l’ondata di caldo fece vittime al Nord come al Sud: il record fra gli over 75 spettò a Torino con il +108% di decessi seguita da L’Aquila con +105,3%, Genova con +79,4%, Milano con +69,3%, Bologna con +54,5% e Roma con +51,5%. Nella Capitale, in particolare, ci furono 23 decessi tra i 65 ed i 74enni, 254 tra i 75 ed gli 84enni e 461 tra gli ultra 85enni.
In Italia vivono oltre 10 milioni di ultra 65enni, quasi un abitante su 5 e si stima – spiega lo studio Eurispes – che tra il 2026 ed il 2051 ci sarà circa un ultra 65enne ogni tre abitanti: in Lombardia saranno 1.544.000, nel Lazio 864.000, in Emilia 845 mila e in Piemonte 843.000, mentre solo 21.000 in Valle d’Aosta e 64.000 in Molise. Insomma, il Paese invecchia sempre di più come dimostrano pure i dati sugli incrementi assoluti medio-annui: nel 2030 Lombardia, Lazio, Campania, Veneto, Puglia e Sicilia registreranno un aumento di oltre 10.000 anziani l’anno. Per cui nel 2026 la popolazione anziana salirà del 48% e nel 2051 del 77,5%. Il caso più importante – evidenzia l’Eurispes – risulta essere la Lombardia in cui entro il 2030 si prevede un aumento di circa 930.000 ultra 65enni, cioè un flusso annuale pari a circa 37mila “nuovi” anziani: nel 2026 la popolazione anziana crescerà in Italia del 48% e del 77,5% nel 2051.
“Se fino a pochi decenni fa – spiega il sociologo Antonio Golini – ci si è occupati di bambini, poi negli anni Sessanta e fino ai nostri giorni delle persone in eà centrale; a partire dagli anni Novanta in avanti ci si deve occupare di anziani con azioni mirate, tempestive ed efficaci”.