Italia fanalino di coda nel top
management al femminile in Europa. E se va ai paesi scandinavi la palma d’oro del Vecchio Continente, il quadro complessivo indica che sono donne solo l’8% dei consiglieri nelle prime duecento aziende europee.
E’ quanto risulta dal ‘Monitoraggio europeo donne consigliere di amministrazione’, condotto dal European professional women’s network in collaborazione con Egon Zehnder International.
La classifica viene guidata dalla Norvegia, con il 22% di donne a ricoprire un posto in Cda. Seguono Svezia (20%) e Finlandia (14%). Agli antipodi, e’ invece appena del 2% la percentuale dei consiglieri donne in Italia. Mentre poco meglio fanno Belgio (3%), Spagna (3%) e Danimarca (4%).
Nel gruppo centrale, Francia, Germania e Gran Bretagna hanno i maggiori numeri di donne nei cda, ma da un punto di vista percentuale questi Paesi sono vicini alla media europea (rispettivamente 6%, 10% e 10). I numeri relativi alla Francia e alla Germania sono rafforzati da un certo numero di delegati sindacali. Fanno parte del gruppo centrale anche i Paesi Bassi, con il 7%.
A livello settoriale, la presenza femminile spicca nel settore commerciale (12%) e delle telecomunicazioni (11%).
Seguono il comparto assicurativo e quello farmaceutico (entrambi 10%), il settore petrolifero (9%). Ultimi gli alimentari (4%) e le acciaierie (1%).