Sorpresa. Ancora una volta c’é uno Schumacher in pole position. Ma è Ralf a fare il numero ad effetto al circo di Montreal. Con la Bmw-Williams fa il record della pista in 1’12″275 e supera di 66 millesimi Jenson Button. Michael Schumacher è solo sesto, partirà in terza fila.
Magari vincerà anche domani, ma dovrà rimontare. “E non sarebbe la prima volta” promette il re rosso della formula 1. In un colpo solo Ralf smentisce e conferma il fratello. Michael aveva detto: “Temo le Bar, sono più vicine di quanto non sia parso. Noi siamo forti, ma non imbattibili”. A battere le Ferrari oggi ci riesce non solo una Bar-Honda, ma anche le due Williams e le due Renault. Davvero troppe macchine. “Spero che i valori attuali non siano questi” dice un Michael, ma ha la faccia rilassata. Sarà suggestione, ma ha l’aria quasi sorniona. Mentre gli stessi protagonisti del numero sono sorpresi. “Pensavamo di essere tra i primi cinque, pensavo al quarto-quinto tempo. Faccio fatica a pensare di poter vincere domani, anche se chi parte in prima fila ci deve provare” dice Ralf. Mentre Button è più convinto del potenziale della Bar: in Canada lo Schumi in rosso è staccato di 1″080. E’ la peggior qualifica dell’anno. Abbonato alla pole (5 su 8 qualifiche: a Melbourne, Sepang, Bahrein, Barcellona e Nurburgring), Michael a Imola – tanto simile al circuito sull’ isola di Notre Dame – era stato superato da Button ma era rimasto in prima fila. Poi c’era stato il quarto posto di Montecarlo, unico circuito in cui la Ferrari era parsa in difficoltà. Qui nessuno si aspettava che Schumi potesse piombare in terza fila, appena davanti a Rubens Barrichello (settimo tempo, a due decimi dal tedesco). In seconda ci saranno le Renault di Jarno Trulli (terzo in 1’13″023) e la Bmw-Williams di Juan Pablo Montoya (quarto in 1’13″072). Al fianco di Schumi, dal lato pulito della pista, ci sarà la seconda Renalut, con Fernando Alonso ormai abbonato a restare dietro a Trulli.
Il risultato di Schumi è sorprendente, ma è lo stesso Ralf a dirlo: “E’ difficile credere che ci sia un secondo di vantaggio sulla Ferrari di Michael. Evidentemente loro hanno scelto una strategia diversa dalla nostra”. In altri termini, quanta benzina avevano a bordo Schumi jr. e Button? Tanto per dare un’idea, si calcola che 10 chili di benzina facciano una differenza di tre decimi. Button però è convinto di poter correre per vincere, molto più di Ralf: “Io non credo di essere lì davanti solo per una scelta di strategia. Anzi, credo che la nostra sia ottima. E sulla nostra prestazione conta molto il nuovo motore Honda, non solo per la potenza, ma anche per l’affidabilità e la erogazione”.
Il giro di Michael per una volta non è stato di assoluta perfezione. “Ho fatto qualche piccolo errore, ma non credo che abbia fatto la differenza” dice Schumi ed infatti è difficile credere che Bar e Williams possano aver materializzato più di un secondo sulla Ferrari con le piccolissime sbavature del tedesco. Che in realtà ha prima pagato pegno al meccanismo delle qualifiche (partire per primo nelle prequalifiche condanna a perdere tempo sulla pista sporca, infatti non è andato oltre l’ottavo tempo), poi aveva sicuramente più benzina degli avversari. In una giornata di grande sole, con oltre 44 gradi sull’asfalto, non solo le Bar temute da Schumi sono salite alla ribalta, ma anche le Renault e le Williams. Tutte gommate Michelin. Ross Brawn però ha grande fiducia nelle Bridgestone: “Possiamo restare ottimisti perché sappiamo di poter contare su una gomma in grado di garantirci un’ottima prestazione per molti giri, come si è visto nelle libere”. In compenso nella sequenza di libere e prequalifiche i gommati Michelin si sono passati il testimone del record della pista: prima Trulli (1’12″629 nella seconda sessione di libere), poi Ralf Schumacher (1’12″441 nelle prequalifiche), quindi Jenson Button (1’12″341) infine di nuovo Schumi jr. Dovrà correre di rimonta domani, Michael. Ci sarà da divertirsi: questione di strategia, questione di giochi di prestigio.