Conto alla rovescia per gli esami di maturità destinati anche quest’anno a travolgere migliaia di ragazzi arrivati al termine del percorso di studi.
La campanella del ‘d-day’ squillerà mercoledì 16 giugno per la prima prova scritta. Gli esami di stato anno 2004 riguardano poco meno di mezzo milione di studenti chiamati a sostenere le prove, per la precisione 491.300 ragazzi, 450.000 interni e 41.300 esterni.
La maggior parte degli esaminandi proviene dagli istituti tecnici commerciali (111.019) seguono i ragazzi dello scientifico (93.336) e gli studenti dell’ultimo anno degli istituti tecnici industriali (57.252). Quarta posizione per i maturandi del classico (46.776), seguiti da quelli del liceo psico-pedagogico sperimentale (l’ex istituto magistrale) (38.078) e da quelli degli istituti professionali per i servizi commerciali (30.782).
Ad esaminare i ragazzi saranno 23.100 commissioni a presiedere le quali ci saranno 6.000 ‘prof’, mentre gli esaminatori coinvolti saranno 160.000.
Secondo la formula degli esami di stato ormai del tutto rodata, i ragazzi saranno chiamati a scegliere tra diverse possibilità: un tema di argomento storico o di ordine generale, ma anche l’analisi di un testo letterario; oppure potranno optare per il saggio breve o l’articolo di giornale scegliendo fra ambiti diversi: storico-politico, socio-economico, artistico-letterario e tecnico-scientifico.
La seconda prova scritta, giovedì 17 giugno, riguarderà le materie di competenza dei diversi ordini già selezionate da tempo: quest’anno greco per il liceo classico, matematica per lo scientifico, lingua straniera per il liceo linguistico, pedagogia per i licei sociopsicopedagogici, topografia per i geometri, economia aziendale per i tecnici commerciali, informatica generale per i periti informatici, solo per ricordare i piu’ frequentati corsi di studi.
Qualche giorno di pausa, come di consueto, prima di affrontare la terza prova scritta, lunedì 21 giugno; giusto il tempo perchè le commissioni possano preparare le domande. La prova, che verterà su non oltre cinque discipline, prevede quesiti a risposta singola o multipla.
Le prove saranno messe a punto dai singoli istituti, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa sull’autonomia scolastica.