I tre ostaggi italiani sono stati
liberati senza spargimento di sangue “a seguito di un lavoro di stretto raccordo tra le autorità italiane, le forze della coalizione e una articolata attività di intelligence”,: la liberazione è avvenuta “circa due ore fa”, “nella zona sud di Bagdad”. Così il ministro degli Esteri Franco Frattini, durante una breve conferenza stampa a palazzo Chigi, ha riassunto gli avvenimenti che hanno portato alla liberazione dei tre italiani. Frattini ha precisato che altri “dettagli tecnici” saranno forniti dal comandante della coalizone che a breve farà una conferenza stampa.
“Pochi minuti fa abbiamo confermato la notizia dei tre ostaggi italiani – ha esordito Frattini scendendo in sala stampa a palazzo Chigi assieme a Gianni Letta – abbiamo avuto la notizia intorno alle 14,15 ora italiana e l’operazione si e’ svolta circa un’ora e mezzo due ore fa”. “L’azione delle forze della coalizione – ha proseguito – presumiamo non abbia comportato spargimento di sangue, certamente non nei nostri ragazzi che sono stati tutti e tre liberati assieme ad un polacco, credo un imprenditore”.
“L’azione della coalizone si e’ svolta a seguito di una approfondita e capillare attivita’ di intelligence – ha continuato – che aveva permesso nelle scorse ore di avere delle certezze, che sono poi state confermate fino a stamattina.
Abbiamo avuto quindi la prova che quegli elementi di intelligence erano dimostrati da riscontri”.
“L’operazione – ha quindi ribadito il ministro – nasce a seguito di un lavoro di stretto raccordo tra le autorita’ italiane, le forze della coalizione e una articolata attivita’ di intelligence. Sul luogo in cui la liberazione e’ avvenuta, continua Frattini, “Non ho dati esatti, ma diciamo che e’ avvenuta nella parte sud di Bagdad o nella periferia”. “Avevamo dei con riscontri che ci avevano indotti a concordare stamani sulla possibilita’ di questa azione che si e’ compiuta e ha dato i risultati sperati”.
Frattini ha espresso il “ringraziamento per tutte le autorita’ istituzionali che in queste settimane hanno collaborato” alla liberazione degli ostaggi.