Secondo le prime stime dei sindacati le adesioni allo sciopero odierno dei medici sono tra il 60 e l’80 per cento. La protesta non è unitaria: allo sciopero, infatti, non aderisce Intesa Medica, che rappresenta Cimo, Anpo e Cisl Medici, e la Federazione Medici Uil. Le sigle che scioperano rappresentano poco più del 60 per cento dei medici sindacalizzati; quelle che non hanno aderito il 38-39 per cento circa.
I medici chiedono principalmente il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da due anni. Lo sciopero di oggi è il quarto in cinque mesi, e verrà seguito domani dalla protesta dei medici di famiglia.
Di fronte al Ministero dell’Economia è in corso in questo momento una manifestazione, che vede presenti i segretari di tutti i sindacati della vertenza per la salute. I medici presenti sono in camice bianco, e stanno manifestando con bandiere e cartelli. “Vogliamo che la tutela della salute – si legge su uno di questi, portati sulle spalle di un medico – sia garantita con equità e solidarietà in tutto il paese”. Alla protesta aderiscono anche gli specializzandi, 25 mila medici in attesa anch’essi di un contratto da dodici anni.