Comincia il trasferimento dei frantoi dalla sponda sassolese del fiume Secchia, secondo quanto stabilito dal Piano per le attività estrattive. In questi giorni si procede allo smontaggio del frantoio Sg, ex Cilsea, lungo via Ancora.
E’ il primo di cinque che verranno progressivamente spostati fino a liberare interamente la sponda. Il programma degli spostamenti dal fiume è stato definito in accordo fra i Comuni di Sassuolo, Formigine e Modena e concordato con le proprietà.
E’ un passo importante in avanti verso l’effettiva realizzazione del parco fluviale del fiume Secchia.
Contestualmente, al di fuori del Piano delle attività estrattive, gli assessorati all’ambiente e all’urbanistica hanno preso accordi per lo smontaggio del vecchio frantoio a fianco del ponte di Veggia, intestato alla ditta Isces di Rinaldi. L’autorizzazione allo smantellamento è già stata rilasciata e a giorni dovrebbe cominciare anche questa operazione.
Il programma di recupero della sponda del Secchia non prevede solo il materiale spostamento dei frantoi, ma anche quello che tecnicamente viene definito il ripristino delle sponde ad opera delle aziende.
Le aziende di escavazione nell’ultimo periodo hanno proseguito nella loro attività risistemando contestualmente le aree precedentemente utilizzate. Al trasferimento definitivo dovranno essere recuperati gli spazi utilizzati per escavazione. Il recupero viene effettuato riducendo il dislivello degli scavi rispetto alla quota effettiva del terreno, con raccordi e discese morbide, che conferiscano all’area un aspetto ondulato. Saranno poi ricreati ambienti naturali di tre tipi: bosco, prateria o zona umida.
I fabbricati presenti nelle aree di cava e lungo tutta l’asta del fiume verranno recuperati e riutilizzati quando possibile al servizio del parco fluviale: i complessi di tipo rurale avranno destinazione residenziale o diventeranno punti di ristoro o di vendita, mentre i fabbricati all’interno di due aree di frantoio verranno convertiti a centri servizio per il parco.
Tutte le aree di escavazione verranno cedute al Comune di Sassuolo, per un totale di circa 500mila metri quadrati di territorio, a cui si andranno ad aggiungere altre porzioni per un totale di circa 800mila metri quadrati di area parco, quasi il triplo rispetto alla superficie sommata delle tre maggiori aree verdi di Sassuolo.