Un semplice prelievo di sangue sostituisce oggi esami più complessi nella diagnosi dello scompenso cardiaco.
E’ il dosaggio del neurormone Brain Natriuetic Peptide, con un’efficacia diagnostica del 90%. E’ il dato emerso al 35mo congresso nazionale dell’associazione medici cardiologi ospedalieri.
Affanno, gonfiore degli arti inferiori e tachicardia sono dunque sintomi sospetti: il dosaggio ormonale potrebbe confermare lo scompenso cardiaco del paziente.
(Fonte: Ansa)