L’aggravarsi della crisi internazionale deprime nuovamente, a maggio, la fiducia dei consumatori: secondo la consueta indagine Isae, la fiducia dei consumatori cala nettamente a maggio, portandosi in termini destagionalizzati a 97,1, sui minimi del novembre 1993.
L’acuirsi delle tensioni internazionali sembra aver influenzato negativamente soprattutto le previsioni sulla situazione futura e le valutazioni sul quadro economico generale. Guardando alle singole variabili, a peggiorare sono soprattutto le attese sul mercato del lavoro e sulle possibilità future di effettuare risparmi; si ridimensiona anche la convenienza a acquistare beni durevoli.
Le uniche indicazioni positive, conclude l’Isae, giungono dal lato dei prezzi, con la conferma di un sensibile ribasso della percezione della dinamica inflazionistica e una contestuale attesa di una sua stabilizzazione nei prossimi 12 mesi.