In Emilia-Romagna, la regione con la percentuale di anziani più alta d’Italia, le tecnologie biomediche trovano nuove applicazioni per prevenire cadute e fratture tipiche della terza età. Un innovativo dispositivo di bio-feedback audio, dall’aspetto di un walkman o di una radiolina portatile, capace di aiutare a mantenere l’equilibrio con un segnale sonoro, è stato realizzato da alcuni scienziati dell’Università di Bologna in stretta collaborazione con altri ricercatori dell’Università di salute e scienza di Portland, in Oregon (Usa).
‘Diapason’ è il nome scelto per l’invenzione, attualmente in fase di brevetto, proprio per la funzione di ‘accordatura’ che sembra esercitare sul senso dell’equilibrio del paziente. In questi giorni il dispositivo viene illustrato in anteprima nell’ambito di Exposanità, la mostra internazionale della sanità e della salute in corso a Bologna. “In Emilia-Romagna le persone con più di 65 anni sono il 21%, a fronte di una media italiana del 17% ed europea del 15%”, spiega il professor Angelo Cappello, del Dipartimento di elettronica (Deis) dell’Università di Bologna che ha coordinato in Italia, insieme al ricercatore Lorenzo Chiari, la realizzazione del dispositivo. “Il problema della progressiva degenerazione del senso dell’equilibrio degli anziani – continua Cappello – si accompagna spesso all’osteoporosi che rende più fragili le ossa. Cadute e fratture ad una certa età diventano un vero flagello”.
L’innovativo dispositivo sonoro è dotato di un sensore che percepisce l’accelerazione, in pratica reagisce agli spostamenti del busto e del corpo di chi lo porta. Quando per esempio il busto tende a sbilanciarsi eccessivamente la ‘radiolina’ emette, tramite gli auricolari all’orecchio del paziente, un suono che, cambiando frequenza, volume e bilanciamento tra orecchio destro e sinistro, informa l’utilizzatore dello stato di rischio per il suo equilibrio e lo aiuta a correggersi.