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Emilia R.: riordino dell’attività di medicina dello sport

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Gratuità delle visite e delle certificazioni per l’attività sportiva agonistica e non agonistica dei minori e dei disabili di ogni età, l’introduzione del “libretto sanitario dello sportivo” che verrà conservato dal titolare negli anni e sul quale verranno registrate le visite annuali per l’idoneità alla pratica sportiva agonistica e non agonistica; potenziamento delle attività di prevenzione e promozione dell’attività motoria a tutto campo come buona pratica per mantenersi in salute, anche all’interno dei Piani per la salute. Sono queste le principali novità della delibera regionale di riordino delle attività di medicina dello sport, presentata questa mattina in Regione, circa un terzo delle famiglie dell’Emilia-Romagna.


In Emilia-Romagna sono oltre 370mila i ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni; di questi circa la metà, cioè 180mila, svolgono attività fisica in modo regolare. Finora la certificazione era gratuita solo per i ragazzi che facevano attività agonistica (55 mila). Ora, con questo provvedimento, si estende la gratuità , fino all’età di 18 anni, anche ai ragazzi che svolgono attività non agonistica e ai disabili di ogni età, potendo interessare quindi altre 130 mila persone circa. Un fatto che può quantificarsi come un ingente risparmio per le famiglie. Inoltre la certificazione, che potrà essere effettuata dal medico di famiglia, dai pediatri di libera scelta e dai Servizi di medicina dello sport delle Ausl, sarà semplificata dall’introduzione del libretto sanitario dello sportivo: un documento unico che verrà conservato dal titolare negli anni e sul quale verranno registrate le visite annuali per l’idoneità alla pratica sportiva agonistica e non agonistica. In questo modo si eviteranno richieste ripetute di certificazioni e il libretto potrà essere esibito in ogni circostanza che lo richieda.