“La semplice, spontanea
eroicità” di tutti i giorni: quella, secondo le parole dell’
arcivescovo di Modena Benito Cocchi, che praticava Stefano
Biondi, l’ agente della polizia stradale travolto e ucciso
martedì da una Porsche sulla quale due banditi trasportavano
droga. Parole dette durante i funerali solenni, presenti il
ministro dell’ Interno, i vertici di Polizia e Carabinieri, le
autorità locali a ricordare la presenza e la gratitudine dello
Stato; funerali commoventi per lo strazio dei familiari e la
partecipazione dei colleghi e della gente di Modena.
Almeno 3.000 persone hanno riempito il Duomo e il sagrato,
mentre nel centro storico i negozi tenevano le serrande
abbassate per il lutto cittadino. La bara è entrata nella
chiesa avvolta dal tricolore e portata a spalla da agenti della
Polstrada che poi l’ hanno riportata all’ esterno dopo la messa,
durante la quale i momenti sono stati scanditi dal suono della
tromba.
Stefano è morto da eroe, ha detto l’ arcivescovo, ma prima
di questo è stato un eroe nell’ eroismo quotidiano, quello di
chi fa il proprio dovere spesso rischiando la vita. E bisogna
onorare quelli come lui, ha aggiunto ricordando quella semplice,
spontanea eroicità. Ma al di là del lavoro al servizio di
tutti, Stefano, 28 anni, era un caro amico per tanti. “Ti
ringraziamo per l’ allegria e l’ amicizia che ci regalavi anche
nei momenti più difficili”, ha detto al microfono un anonimo
collega della Polstrada ricordando anche l’ ultimo compleanno
che Biondi ha voluto passare nella caserma di Modena Nord a
festeggiare con i compagni in servizio. “Con te non pesava – ha
detto – l’ avanti indietro di tutti giorni lungo quell’
autostrada di cui conosciamo tutti i punti”. Ma ha ricordato
anche le pizze da asporto mangiate assieme in servizio e le
piadine fatte dalla madre, romagnola di Cervia. Quella madre che
ha angosciato tutti i presenti gridando “Stefano, Stefano”
tante volte con voce straziata nel silenzio della chiesa. Da
dove la sorella di Biondi è stata portata al’ esterno perché
non ha retto allo strazio.
Il ministro Pisanu è entrato in chiesa assieme al capo della
Polizia, prefetto Gianni De Gennaro, al comandante generale dei
Carabinieri, Guido Bellini, al capo di Gabinetto del Viminale,
prefetto Carlo Mosca. Poi si è avvicinato ai familiari e a loro
ha espresso il cordoglio anche a nome del presidente della
Repubblica e del Presidente del Consiglio.
Tra le altre autorità presenti ai funerali, oltre al
sottosegretario alla Difesa Filippo Berselli, il presidente
della regione, Vasco Errani, i prefetti di Bologna, Vincenzo
Grimaldi e Modena Italia Fortunati, il senatore Ds Lanfranco
Turci, Piero Ferrari, vicepresidente della casa di Maranello, il
sindaco e il presidente della provincia di Modena. Domani il
corpo di Biondi, dopo una cerimonia funebre privata voluta
dalla famiglia, sarà tumulato a Montaletto di Cervia, paese
natale dell’agente. Ci sarà ancora Berselli, assieme al
prefetto di Forlì-Cesena e alle autorità di Ravenna.