Realizzare un Parco scientifico e tecnologico, con una particolare vocazione per ricerca e innovazione nel campo della meccanica e dell’automazione, nell’ambito dell’intervento relativo all’area “Sipe Nobel – Le Basse” di Spilamberto.
E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia, Comuni di Spilamberto, Vignola e Savignano.
Il Parco occuperà circa 9.600 metri quadrati di terreno – edificati, ristrutturati e resi disponibili da parte dei tre Comuni – ma il documento contiene l’impegno a far sì che tutta l’area si sviluppi in stretta coerenza con le attività del Parco: sia per quello che riguarda le attività industriali (30 mila metri quadri) sia per le attività direzionali e i servizi avanzati (37 mila metri quadri) che per le attività ricettive (6.200 metri quadri).
Il progetto preliminare sarà definito dai Comuni entro settembre, mentre il definitivo/esecutivo verrà predisposto entro l’anno in modo di procedere nel 2005 all’avvio dei lavori di ristrutturazione degli edifici. Regione e Provincia favoriranno l’infrastrutturazione telematica a banda larga dell’area.
La Regione, inoltre, si impegna a riconoscere al Parco “una rilevanza regionale, favorendone il coordinamento e l’accesso alle iniziative di sostegno all’innovazione e trasferimento tecnologico e di sviluppo locale, che verranno attuate attraverso gli strumenti di programmazione”. La Provincia, invece, collaborerà con i Comuni e “terrà conto nelle proprie politiche settoriali dell’avvio del Parco favorendone l’insediamento e lo sviluppo delle nuove attività”.
L’ideazione e la progettazione del Parco avrà il contributo scientifico dell’Università, insieme a quello di Aster e delle strutture di ricerca e di trasferimento tecnologico presenti a livello locale e regionale, in coerenza con lo sviluppo del distretto della meccanica avanzata, il cosiddetto “Distretto Hi-Mech” per il quale Regione e ministero dell’Università e della ricerca scientifica hanno sottoscritto uno specifico accordo.
Il protocollo, che ricorda anche l’impegno di enti locali e Università per la promozione di nuovi laboratori e lo sviluppo di Democenter, si propone anche di favorire la collaborazione con la Camera di commercio, le associazioni imprenditoriali e sindacali, le Fondazioni bancarie e “gli altri soggetti impegnati nella valorizzazione del territorio per favorire la promozione e lo sviluppo del progetto”.