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Montefiorino: parco naturale per salvaguardare piante antiche

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C’è la pera del curato, la mela durella, la ciliegia zambella, varietà di frutta centenarie dai sapori pieni e generosi, coltivate fino a 50 anni nei prati dell’Appennino, poi abbandonate con l’avvento della frutticultura intensiva moderna. Le varietà antiche si inseriscono armoniosamente nel territorio – adattamenti lenti e costanti hanno rafforzato le loro difese al variare del clima e agli attacchi dei parassiti – appartengono alla sua storia e perciò tornano ad essere oggi oggetto di interesse.


Il progetto prevede la creazione di un “giardino dei frutti dimenticati” che sarà realizzato a Montefiorino, in pochi anni, nell’area che per decenni ha ospitato il vivaio forestale, ubicata a ridosso del centro del paese, e che sarà a disposizione di tutti gli interessati alla messa in produzione delle varietà recuperate. A Montefiorino, e più in generale l’intero territorio appenninico di ponente, per le varietà antiche di frutta, a rischio di scomparsa, è stata avviata un’operazione di valorizzazione, finalizzata alla tutela della biodiversita’ e al recupero degli aspetti culturali legati agli antichi sapori locali.

La prima fase delle attività ha previsto l’organizzazione di un corso finalizzato alla conoscenza, alla tutela e allo sviluppo delle varietà di frutta antica, in svolgimento a Montefiorino, presso le sale della medioevale Rocca che domina le valli del Dolo e del Dragone. Al corso- approvato dall’assessorato alla formazione della Provincia di Modena e finanziato dal Fondo Sociale Europeo – hanno aderito una ventina di agricoltori locali: è stato promosso dal Comune di Montefiorino con la consulenza progettuale, formativa ed organizzativa del Cipa.
Già dalle prossime settimane partirà il censimento delle specie antiche nei quattro comuni di Montefiorino, Frassinoro, Palagano e Prignano, con una ricerca curata, dal punto di vista scientifico, dall’Università di Modena.

Il piano individua un obiettivo ambizioso, condiviso dai sindaci degli altri tre comuni della vallata e dallo stesso presidente della Comunità Montana Modena Ovest, Ennio Bonilauri. “Con questo progetto – afferma Bonilauri – vogliamo caratterizzare l’intero territorio della Comunità Montana come area di conservazione della biodiversità ancora largamente presente. Questo, oltre che un’esigenza di carattere ecosistemico, può rappresentare un’importante occasione anche sotto il profilo del reddito. Il primo passo è il completamento del censimento delle vecchie piante presenti sul territorio; un obiettivo per la concretizzazione del quale invitiamo tutti a segnalare agli uffici tecnici dei comuni, della comunità montana, ai comandi Forestali di Montefiorino e di Serramazzoni le diverse varietà rare di melo, peri, ciliegi, susine o altri frutti presenti sulle singole proprietà”.

Il sindaco di Montefiorino, Maurizio Palladini, assicura cxhe “già dalla prossima edizione della Sagra del tartufo saranno messe a dimora alcuni esemplari di antichi frutti e dovrà essere completata una prima stesura del censimento; a questo proposito voglio anticipare che stiamo valutando la possibilità e le modalità di coinvolgimento delle diverse scuole presenti sul territorio, proprio per fare dei bambini e dei ragazzi dei veri e propri ‘motori di ricerca’ attivi delle piante, tramite i familiari, in particolare gli anziani di casa”.