Nasce la ”volante telematica” della Polizia postale e delle comunicazioni in grado di prevenire il crimine informatico. ”Nel momento in cui un’azienda rileva un malfunzionamento, un potenziale attacco
telematico, un rischio o un’anomalia sospetta, la segnala immediatamente alla polizia che controlla quello che accade nel resto della Rete”.
A spiegarlo, in un’intervista al mensile della Polizia di Stato, ‘Polizia moderna’, è l’ingegnere Luciano Pucci, consigliere del Dipartimento della Pubblica
Sicurezza.
Il modello di sicurezza informatica, avviato dal Dipartimento di pubblica sicurezza, deriva dalla collaborazione con Ferrovie dello Stato, Automobile club Italia, Grtn (Gestore rete trasmissione nazionale), Rai, Snam rete gas e Abi.
La
cooperazione tra pubblico e privato – si sottolinea – nasce dalla necessità di preservare da attacchi informatici i sofisticati sistemi di sicurezza che governano energia, vie di comunicazione, telecomunicazioni e banche dati strategiche, che
non possono essere considerati un problema soltanto dell’azienda che li gestisce.
I vantaggi del sistema di sicurezza ”sono reciproci -spiega Pucci – la polizia, con i suoi 2000 operatori, riesce a svolgere un lavoro più efficace e contemporaneamente l’azienda è più protetta ed è in grado di aumentare l’affidabilità del suo
servizio al cittadino”.