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F1: Schumi, per Fiat futuro da Ferrari

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Un ”bel regalo” per Michael Schumacher sarebbe poter passare una serata al cinema. Il più
classico dei divertimenti è un frutto proibito per il tedesco sei volte campione del mondo di Formula 1. Il ferrarista lo rivela in una intervista esclusiva pubblicata oggi dalla ‘Gazzetta dello Sport’. ”Non posso permettermelo – spiega Schumi parlando di cosa non può fare per troppa popolarità – perchè in Germania mi riconoscerebbero tutti. E in Svizzera, dove abita, i film sono in francese”.


Nell’intervista Schumacher svela il suo mondo, fatto di velocità, ma anche di famiglia e di vita di casa. Parlando di auto fa l’elogio della Fiat, della quale è ambasciatore e le cui auto di serie lui usa per portare i figli a scuola. Lui tedesco, con la Ferrari sta mettendo in crisi l’immagine della
Germania automobilistica. ”Forse – dice Schumacher – è un’indicazione di ciò che accadrà in futuro anche con la Fiat. Perchè la Ferrari ha avuto un sacco di aiuti dalla Fiat in termini di ricerca e sviluppo. Ma la Fiat, intesa come auto di serie, ha compiuto in questi anni progressi enormi nella
qualità e adesso è allo stesso livello delle marche tedesche. Però andrà ancora avanti”.

Non comprerà mai una casa in Italia (”sono troppo
conosciuto, non riuscirei ad uscire. Io amo una vita molto privata”), ma si identifica con Paolo Maldini per ”durata nel tempo, tenacia, consistenza: è un tipo sul quale si può sempre contare”.
Non si pone limiti di età (”forse smetto a 40 anni, forse no”) nè pensa al ‘dopo’, a quando smetterà di correre. Di sicuro esclude un futuro da manager di una scuderia. ”Io so bene quale è stato il mio coinvolgimento nella resurrezione della Ferrari. Ma proprio per questo conosco anche i miei
limiti. Non mi piacerebbe, nè sarei all’altezza di rilanciare le sorti di una squadra di F1. Troppo complesso. Meglio che ognuno faccia il proprio mestiere”. Il suo è quello di re della Formula 1. Ci sono eredi all’orizzonte? ”Vedo tanti giovani bravi. In particolare Kimi Raikkonen che ha fatto un ottimo 2003 e Fernando Alonso che è in crescita. Ma solo quando entrambi avranno una macchina per
poter lottare costantemente per il primo posto capiremo chi è più bravo”.