Voglia di natura per oltre 100mila italiani, per la metà giovani sotto i 35 anni, che trascorreranno Pasqua nelle tante aziende agrituristiche sparse sul territorio nazionale. Un giro d’affari di oltre 20 milioni di euro per un ponte pasquale dedicato alla tranquillità e alla tradizione.
Da Reggiolo a Busana, anche sul territorio reggiano, sarà possibile degustare le specialità enogastronomiche e piatti tipici, riscoprendo le bellezze storiche, culturali e naturali che dai medioevali castelli matildici alle ville dei Gonzaga raccontano le vicende degli antichi. Fare tappa in agriturismo per riposarsi nella tranquillità della campagna, ma anche per scoprire l’ambiente e le tradizioni del territorio che si sta attraversando, è una opportunità per i milioni di italiani che si stanno mettendo in viaggio per le vacanze di Pasqua.
Secondo le stime di Coldiretti nel corso delle vacanze pasquali saranno più di 100mila gli italiani che alle città d’arte e ai viaggi all’estero preferiranno la tranquillità e il mangiar sano dei nostri agriturismi. Una tendenza favorita non solo dall’incertezza della situazione internazionale e dalle preoccupazioni per la sicurezza delle città d’arte, ma anche dal continuo miglioramento dei servizi offerti dalle aziende agrituristiche.
Per quanto riguarda il territorio reggiano molte sono le aziende agrituristiche che nel corso delle festività pasquali offriranno ospitalità e piatti tipici ai turisti che vorranno concedersi una breve vacanza lontano dai ritmi forsennati della città, ricoprendo castelli, ville seicentesche e oasi naturali che caratterizzano la provincia reggiana. Da Reggiolo a Busana fino al confine della città, tante specialità reggiane e servizi ai turisti per rendere speciale la Pasqua. Chi vuole concedersi una vacanza trascorrendo fuori casa qualche notte può contare su diverse strutture sul territorio reggiano in grado di fornire pernottamento e pasti a base di prodotti tipici: a Busana con l’agriturismo di Venturi degli Esposti, a Canossa con l’azienda Falletta, a Toano presso l’azienda La Lita, e a Novellara con l’azienda agricola La sturlona.
Il turista che invece cercasse solo la possibilità di dormire può fare tappa a San Polo d’Enza, all’azienda agricola Benelli, a Casina presso l’azienda Ferrari, a Rio Saliceto all’azienda Goldoni e a Scandiano all’azienda agricola Gatti.
Ampia l’offerta di aziende che, in questi giorni, forniranno pranzi e cene a base di prodotti tipici. Si parte dall’azienda Il Contadino alle porte di Reggio, fino a Villa Minozzo, con l’azienda Togninelli, a Carpiteti con Il castello, a Quattro Castella presso l’agriturismo Montebaducco, a Reggiolo all’azienda di Marino Cani, a Rio Saliceto, presso l’azienda agricola Rapon, a Rubiera presso l’agriturismo Il pozzo e a Casalgrande all’azienda agricola Il Brolo.
Delle oltre 100.000 presenze previste negli agriturismi italiani, la metà giovani sotto i 35 anni e per il 20% stranieri. Il pienone degli under 35 è atteso per il giorno di Pasquetta, sempre più spesso infatti i ragazzi preferiscono l’agriturismo al classico pic-nic fuori porta. Secondo i dati della Coldiretti nel settore, operano 12.500 aziende agrituristiche, 7.500 offrono servizi di ristorazione e 9.500 con alloggio garantiscono più di 135.000 posti letto. Nel 79% delle aziende è possibile acquistare direttamente prodotti anche biologici (20%) in due aziende su tre (68%) c’è spazio per attività ricreative/sportive, mentre quasi la metà delle aziende sono in grado di ospitare i nostri amici a quattro zampe.