Discarica di Serravalle, la Provincia di Modena subentra al Comune di Savignano nella società “Rio d’Orzo” che deve realizzare l’impianto. Lo ha deciso il Consiglio provinciale nei giorni scorsi approvando l’acquisto della quota del Comune di Savignano (25 per cento) con una spesa di 80 mila euro (volare individuato tramite una perizia giurata).
Ha votato a favore la maggioranza (Ds, Margherita), contrari il centrodestra (FI, An, Lega nord, Udc) e Rc.
La Provincia entra così a far parte della società composta dal Comune di Castello Serravalle (25,5 per cento), Meta (21 per cento), Hera (21 per cento) e Cosea di Castel di Casio (7 per cento) che ha il compito di progettare, realizzare e gestire la discarica.
“Dopo l’uscita del Comune di Savignano – ha affermato Ferruccio Giovanelli, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – rischiamo il blocco del percorso verso la costruzione di un impianto che è strategico per lo smaltimento dei rifiuti modenesi. Per questo la Provincia, che di solito si limita a programmare le attività di smaltimento e non a realizzarle, è costretta a farsi carico di questa situazione con l’unico obiettivo di arrivare alla costruzione dell’impianto; poi saranno le aziende Hera e Meta a gestirlo”.
In base agli accordi con la Provincia di Bologna, nella discarica di Serravalle saranno smaltiti circa un milione di metri cubi di rifiuti solidi urbani: 300 mila dal bolognese e 700 mila dal modenese, senza ulteriori ampliamenti una volta esaurita la potenzialità. Prevista dal 1996 dai piani provinciali sia di Modena che Bologna, la discarica occupa un’area di cava nella zona del Rio d’Orzo, nella collina bolognese.
“Contro la sua realizzazione – ha ricordato Alfredo Silvestri (Rc) durante il dibattito in Consiglio – si sono schierati giustamente i comitati di cittadini e le associazioni ambientaliste di Savignano e di Castello di Serravalle”. Per Dante Mazzi (FI) in questo modo la Provincia “risolve un problema a Savignano, creando però un precedente pericoloso”. Fabio Mosca (Ds) ha replicato sottolineando che “la Provincia assume un impegno con grande senso di responsabilità, per realizzare un impianto indispensabile a garantire il futuro dello smaltimento dei rifiuti a Modena”.