Anche la Regione Emilia-Romagna concorrerà a risolvere l’emergenza rifiuti in Campania. Il presidente Vasco Errani, infatti, si è detto soddisfatto del provvedimento assunto dal presidente del Consiglio dei ministri (n. 3345 del 30 marzo 2004), in linea del resto con quanto la Regione da tempo auspicava.
Si tratta di un provvedimento che prevede, oltre alle misure che riguardano il territorio campano, una forma di partecipazione attiva delle Regioni, su cui la Conferenza dei presidenti delle Regioni ha espresso il proprio assenso, sotto forma di solidale cooperazione, che vedrà coinvolte tutte le Regioni Italiane, ciascuna delle quali si farà carico di una quota parte della quantità complessiva di rifiuti da smaltire, fissata una tantum in 40.000 tonnellate.
In attuazione dell’ordinanza presidenziale, la Protezione Civile ha predisposto un programma operativo nazionale, sulla base del quale gli impianti emiliano-romagnoli riceveranno 3000 tonnellate di rifiuti, costituiti da frazioni di rifiuti urbani provenienti da impianti di stoccaggio della Campania nella seconda meta del mese di aprile.
“Tali rifiuti – spiega una nota della Regione – saranno smaltiti presso discariche controllate ubicate nel territorio di pertinenza di Hera S.p.A. (la multiutility che unisce 11 aziende di servizi pubblici di Bologna, Faenza, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini), sentiti gli Enti locali interessati e, considerata la modesta quantità, senza recare alcun pregiudizio alla normale funzionalità degli impianti e alla salvaguardia dell’ambiente e della salute delle popolazioni interessate”.