Tre vittorie su tre e seconda
doppietta Ferrari, per 13 milioni di telespettatori solo in
Italia. E’ appena cominciato e Michael Schumacher e la rossa di
Maranello hanno già messo le mani su questo nuovo Mondiale.
Dopo cinque titoli costruttori e quattro piloti la rossa di
Maranello ha sfoderato nell’avvio di stagione (Melbourne,
Sepang, Manama) numeri da mondiale. Tanto da far pensare che il
campionato sia già segnato, a 15 gran premi dalla fine.
Ecclestone vuol correre ai ripari, con altri cambiamenti
nelle qualifiche che alimentino gli ascolti tv nel mondo: in
Italia, ci pensa il Cavallino, incontrastato dominatore anche
della mancata sorpresa di chi sa già, dall’altra parte dello
schermo, come andrà a finire. “Certo, ci vorrebbe più
battaglia – dice il ‘tifoso’ Zoff – ma a me basta che la Ferrari
vinca…”.
Non poteva cominciare meglio per il Cavallino questo nuovo
campionato che adesso, dopo l’avvio in Oriente, torna in Europa.
E re Michael adesso punta deciso al poker visto che il 25 si
corre in casa a Imola. Con buona pace di Bernie Ecclestone e
della Fia che hanno fatto di tutto, cambiando anche i
regolamenti, per evitare che il dominio fosse così
schiacciante. Sforzi rivelatesi finora vani. Perché mai come
quest’anno la Ferrari è sembrata una macchina da “guerra”
perfetta.
Una supremazia finora schiacciante, con distacchi abissali e
arrivi, come ancora una volta ieri sul circuito di Sakhir, con
le rosse di Schumi e Barrichello addirittura in parata. Sulla
loro strada il campione tedesco e il brasiliano hanno trovato
solo il sorprendente britannico Jenson Button, due volte terzo
nelle ultime due gare, e la Renault, l’unica in grado, con
Trulli e Alonso, di tenere il passo dei bolidi rossi. In
imbarazzante ritardo le avversarie di sempre degli ultimi anni,
McLaren e Williams. Raikkonen finora non ha mai concluso una
corsa, Coulthard ne ha finite due ma rimediando appena quattro
punti. Leggermente meglio le Williams, ma ieri Montoya si è
dovuto arrendere mentre Ralf Schumacher è finito settimo. Per
la stampa tedesca la squadra ha toccato il fondo e la popolare
Bild già ironicamente ribattezza le “frecce d’argento” in
“fiaccole d’argento”.
Un dominio che addirittura sorprende Jean Todt:
“Incredibile: ieri la Ferrari mi ha impressionato. Non mi
aspettavo una gara così”. Il direttore generale della Ferrari
poi aggiunge: “Sapevamo che non c’erano le condizioni migliori
per noi. Ma quello che è successo ha dell’incredibile: dobbiamo
ammettere che abbiamo dominato”. Domani a Maranello ci sarà il
solito ‘briefing’ del giorno dopo mentre gli uomini della
Ferrari già pensano al Gp di San Marino: sempre domani
scatterà la quattro giorni di test a Barcellona.
Soddisfatta ovviamente la Rai per i dati d’ascolto
dell’Auditel, ma anche per le vittorie di Schumacher: è il
segreto del boom di ascolti. All’orizzonte, la possibilità che
la Fia chieda alle scuderie nuove modifiche alle prove. “Ora
Ecclestone chiederà altri cambi”, ha rivelato Paolo Francia,
capo dipartimento sport della Rai, dopo aver seguito il Gp del
Bahrain nel box con il boss della Fia. L’idea è di avere al
sabato due sessioni da 30 minuti l’una, in cui ogni pilota avrà
a disposizione sei giri: la griglia verrebbe realizzata con la
somma dei due migliori tempi ottenuti da ogni pilota nelle due
sessioni. Un pò di verve all’anteprima, dunque, visto che poi
la scena sembra avere un finale già scritto.
Una riforma in corsa che troverebbe evidentemente d’accordo
perfino un ferrarista convinto come Dino Zoff: “A me piace che
la Ferrari vinca – dice l’ex ct della nazionale di calcio – ma
certamente ci dovrebbe essere più battaglia, perché così ci
perde un pò la formula 1. Lo strapotere la penalizza”.