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Via libera al “Programma straordinario 2020-2022 per il recupero ed assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica (Erp)” della Giunta regionale


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Dieci milioni di euro disponibili per il 2020, per i Comuni e le Unioni, per far partire in tempi rapidi i lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle case popolari presenti su tutto il territorio regionale. Ha avuto oggi il via libera dall’Assemblea legislativa il ‘Programma straordinario 2020-2022 per il recupero ed assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica (Erp)’, definito dalla Giunta regionale.

“Con il via libera dell’Assemblea può partire a tutti gli effetti questo Programma, che riconosce la casa come bene primario e il diritto all’abitare- commenta Elly Schlein, vicepresidente con delega alle Politiche abitative-. Vogliamo dare, in tempi rapidi, una casa a chi ne ha diritto ma ancora non ce l’ha, ma anche sostenere il settore dell’edilizia, in crisi da tempo, con lo svolgimento di interventi di manutenzione e ristrutturazione. Garantire il diritto alla casa- conclude la vicepresidente- significa contribuire a contrastare le diseguaglianze, sostenere le fasce più deboli e dare una risposta concreta anche a chi si è trovato in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria”.

Il passo successivo sarà la ripartizione delle risorse tra i Comuni, contestualmente alla emanazione di un bando specifico per la realizzazione degli interventi. I Comuni e le loro Unioni potranno anche cofinanziare gli interventi, e avvalersi delle Acer, o di altri soggetti gestori con cui abbiano stipulato convenzioni apposite. I lavori interesseranno alloggi sfitti da rendere agibili per essere assegnati rapidamente; si va dalla ristrutturazione a interventi di messa a norma degli impianti elettrici e di riscaldamento o sostituzione degli infissi, in modo da migliorare l’efficienza energetica. Il finanziamento previsto per ogni intervento, che andrà realizzato entro e non oltre 120 giorni dal provvedimento regionale di concessione del contributo, va da un minimo di 5mila euro a un massimo di 25mila per i lavori più complessi. I Comuni dovranno poi entro ulteriori 60 giorni provvedere alla assegnazione degli alloggi recuperati a nuovi nuclei famigliari presenti nelle graduatorie.