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Riceve cartelle esattoriali per contributi non versati di una colf mai assunta: due denunce nel reggiano


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Ha raggirato l’amico ottenendo la firma su un foglio in bianco che poi ha utilizzato per compilare la domanda per l’emersione dal lavoro irregolare di una cittadina straniera sostenendo, nella domanda presentata presso il competente Sportello Unico per l’Immigrazione, essere impiegata quale colf presso l’abitazione dell’ignaro amico. Tutto sarebbe andato per il verso giusto, la donna è stata infatti regolarizzata, se non fosse che, a distanza di quasi dieci anni, alla vittima sono giunte cartelle esattoriali per circa 6.500 euro da pagare per i contributi non versati.

Quali contributi doveva pagare se non aveva mai avuto alle dipendenze nessuna colf ? Questo l’interrogativo posto da un 77enne di Castellarano, nel reggiano, che ritenendo la notifica delle cartelle un mero errore si è presentato presso la competente Agenzie delle Entrate dove però ha appreso che le cartelle esattoriali erano a lui effettivamente destinate. Nessun errore quindi, motivo per cui il 77enne si presentava presso i carabinieri della stazione di Castellarano denunciando l’accaduto. I carabinieri della stazione di Castellarano avviavano quindi le indagini a conclusione delle quali con l’accusa di concorso in truffa e falsità in atti denunciavano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 70enne di Castellarano e una 38enne cittadina marocchina di Castellarano.

Le indagini hanno infatti rilevato che grazie a quella firma carpita con artifizi ed apposta su un foglio in bianco il 70enne, ora indagato, aveva approntato la domanda di regolarizzazione della sua amica marocchina che grazie al lavoro “fantasma” quale colf presso l’abitazione dell’ignaro 77enne aveva ottenuto il permesso di soggiorno. A distanza di quasi 10 anni l’inganno è saltato fuori: le cartelle esattoriali per i mancati contributi versati hanno portato alla luce l’accaduto consentendo ai carabinieri, attraverso l’analisi documentale degli incarti relativi alla regolarizzazione della 38enne cittadina marocchina, di risalire ai due responsabili del raggiro ora denunciati alla Procura reggiana.