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Modena, Circuito Cinema: ok in Consiglio alla nuova convenzione


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Il Comune di Modena riconosce nell’associazione Circuito Cinema un Ente del Terzo Settore, secondo la definizione che il Codice del Terzo Settore ha introdotto nel nostro ordinamento. Condivide l’opportunità di iscrizione dell’associazione Circuito Cinema nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, elemento indispensabile per gli Enti del Terzo Settore e in particolare per le associazioni di Promozione Sociale. E, alla luce dei cambiamenti normativi, recede dall’associazione, condizione necessaria per consentirle l’iscrizione al Registro, e quindi l’accesso a facilitazioni amministrative e agevolazioni fiscali, come per esempio la deduzione fiscale per chi effettua erogazioni liberali a suo favore.

La delibera che sancisce il cambiamento, e che approva il rinnovo della convenzione quinquennale tra Comune e Circuito Cinema, è stata presentata dall’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza e approvata dal Consiglio comunale di giovedì 28 marzo (favorevoli Pd, Sum, M5s, Modena Volta pagina, astenuti FI, Energie per l’Italia, Lega Nord).

Con la delibera il Comune riconosce il valore aggregativo e l’utilità sociale del cinema e delle attività legate agli audiovisivi che l’associazione Circuito Cinema, (d’ora in poi composta da Arci, Acli, Aics, Endas, Cineclub Cabassi, associazione Supercinemaestivo) ha rappresentato fin dalla sua costituzione in città, auspicandone la prosecuzione.

Con la nuova convenzione l’associazione Circuito Cinema si impegna a mantenere la gestione della sala Truffaut e del Supercinema Estivo – entrambi di proprietà comunale – direttamente o tramite le associazioni affiliate, coordinandone la  programmazione anche con il 7B; a realizzare un  progetto di sviluppo sul cinema che comprende le attività di divulgazione per un pubblico crescente, il coinvolgimento delle scuole, le relazioni con altri Istituti culturali, il sostegno e la promozione del film documentario, il film d’autore e la formazione e produzione di audiovisivi. L’associazione si impegna, inoltre, ad attuare una politica tariffaria contenuta, agevolando l’accesso al cinema per le fasce di popolazione deboli o svantaggiate.

Sono posti a carico dell’Associazione tutti gli oneri e le spese di gestione della programmazione e degli spazi, comprese le utenze e la gestione del pubblico.

Dal canto suo, il Comune erogherà a Circuito Cinema un contributo massimo di  84 mila euro annui per la durata della convenzione a parziale copertura delle spese che l’Associazione sosterrà, a fronte di un progetto di attività che si propone non solo di continuare la programmazione di sale e arena estiva, ma anche di consolidare il rapporto con le scuole, di sperimentare nuovi laboratori didattici, di intensificare la collaborazione con gli Istituti culturali cittadini e con UniMoRe, praticando tariffe accessibili per l’ingresso alle proiezioni e ai servizi gestiti, agevolando in particolare giovani, studenti e anziani.

Nelle dichiarazioni di voto Marco Cugusi (SuM) si è detto favorevole e ha parlato di “Una ricchezza di questa città, con le associazioni soddisfatte di come stanno procedendo le cose e attività svolte che sono un laboratorio di eccellenza, film non del circuito commerciale e film in lingua originale. Meritano di essere sostenuti”.

Giuseppe Pellacani (Energie per l’Italia) ha detto che “è difficile esprimere parere contrario ma è anche vero che molte iniziative, troppe, hanno sempre una contribuzione fissa da parte del comune. Penso invece che debbano essere in grado di muoversi con le loro gambe. Perplesso anche sul contributo a parziale copertura delle spese che viene dato prima invece che dopo. Bene la possibilità di trovare finanziamenti in proprio, ma questo dovrebbe ridimensionare il contributo dell’amministrazione”. Per Marco Chincarini (Mvp) “Il circuito va sostenuto perché intero settore è in difficoltà. Sono iniziative culturali che vanno protette e difese, con il comune che deve continuare a farlo e non lasciare spazio ai privati, che probabilmente non contribuirebbero a un certo tipo di attività culturale. Il Comune deve dire alle associazioni che c’è, che non li stiamo lasciando soli”

Per il Pd, Caterina Liotti ha sottolineato che si tratta di un cambio dettato dalla legislazione, e che si va in questa direzione con tutte le associazioni favorevoli. “Resta la necessità di sostegno da parte del Comune – ha detto la consigliera – perché sono attività culturali e didattiche e non di cinema commerciale, importanti per le scelte culturali della nostra città”.