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Santa Maria Bianca di Mirandola: centro dell’attività ortopedico-riabilitativa dell’area nord


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Con i suoi 10 posti letto già operativi (6 aperti a febbraio 2018 e altri 4 aggiunti dal 1 agosto 2018), a cui si aggiungeranno ulteriori 4 posti nel corso del 2019 (portando a 14 il totale) dedicati ai pazienti ortopedici e neurologici (post-ictus o a seguito di interventi di protesica) e un’equipe multidisciplinare che include fisiatra, fisioterapista e medico internista, Mirandola è divenuta un polo dell’attività ortopedico-riabilitativa dell’area Nord della Provincia di Modena.

Questo grazie al rinnovo del percorso chirurgico dedicato alla protesica di anca e ginocchio che l’Azienda USL di Modena sta predisponendo su tutto il territorio provinciale. Il percorso prende avvio dal Medico di famiglia che prescrive la visita specialistica e tutti i necessari approfondimenti diagnostici di primo livello, effettuati presso l’ambulatorio specialistico di ortopedia. Il cittadino viene così accompagnato nel proprio percorso dalla visita fisiatrica all’eventuale diagnostica di secondo livello, fino alla comunicazione della data del pre-ricovero. In un’unica giornata, il cittadino potrà sottoporsi a tutti gli esami propedeutici all’intervento – esami di laboratorio, elettrocardiogramma, visita anestesiologica, tampone nasale – e riceverà comunicazione della data fissata per l’intervento.

In occasione del ricovero, l’équipe multispecialistica – fisioterapista, ortopedico, fisiatra – seguirà il paziente e coordinerà la prima fase della riabilitazione, e il successivo follow-up, con l’accompagnamento del paziente in modo congiunto ortopedico-fisiatrico che prevede visite di controllo a 1, 6 e/o 12 mesi dall’intervento e l’attivazione della cosiddetta seconda fase riabilitativa.

Nel post-operatorio inoltre il Santa Maria Bianca può contare sulla presenza di anestesisti specialisti nella terapia del dolore essendo Mirandola riferimento dell’area Nord della provincia per la terapia antalgica. Un efficace controllo del dolore post-operatorio permette infatti una precoce ripresa del movimento per questa tipologia di pazienti riducendo notevolmente, in assenza di complicanze, i tempi di degenza.

Gli investimenti e gli interventi organizzativi realizzati dall’Azienda USL di Modena nel corso degli ultimi anni, grazie anche alle donazioni della Comunità mirandolese, hanno permesso di migliorare sensibilmente l’attività dell’Ortopedia, diminuendo drasticamente i tempi d’attesa per gli interventi così come la durata del ricovero, consentendo un utilizzo più efficiente dei posti letto, che sono oggi – a differenza del passato – a disposizione di un maggior numero di pazienti.

Tra il 2017 e il 2018, gli interventi di chirurgia ortopedica sono passati da circa 270 a 360 (+33%) e il dato al secondo semestre 2018 mostra che per il 98% sono stati eseguiti nei tempi previsti per ciascuna classe di priorità, contro un 78% nel primo semestre 2017. Cresce, in particolare, il numero di interventi effettuati sui residenti nel Distretto, che sono il 73% del totale (contro il 70% del 2017). È dunque sempre garantito l’intervento nei tempi indicati dallo specialista sulla base della valutazione clinica del paziente. Da marzo 2019 saranno inoltre aumentate le sedute di chirurgia ortopedia ambulatoriale e di day surgery, con uno specialista aggiuntivo.