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Savigni: a scuola un forte impegno per l’integrazione


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Un impegno in crescita, quello per favorire la frequenza delle scuole ai bambini e ragazzi con disabilità motorie o cognitive. I numeri degli alunni che hanno bisogno di una forma di sostegno, come il trasporto assistito o la presenza di un tutor, sono sempre di più come conseguenza di un miglioramento dell’assistenza medica e dei presidi medico-assistenziali. Strumenti che finalmente, assicurano una più lunga aspettativa di vita e consentono in misura sempre maggiore di inserirsi nella comunità.

“Sono convinta che questo debba continuare ad essere un impegno primario dell’Amministrazione – afferma l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Sassuolo Maria Savigni –  anche se incide notevolmente sul nostro bilancio. Non deve accadere, come è successo in passato, che le famiglie vedono ridursi le risorse a disposizione per via di tagli fatti per far quadrare il bilancio. E’ chiaro che risorse così importanti devono essere gestite al meglio, per questo facciamo gli incontri con le singole scuole per valutare i singoli casi e decidere le ore di assistenza che mettiamo a disposizione. Questa concertazione è importantissima, è un indispensabile momento di condivisione con le scuole sull’uso delle somme stanziate.  Anche nel corso dell’anno, poi, si interviene se ci sono nuovi casi o se  diventa necessario rimodulare il monte ore di assistenza assegnato.”

Nonostante la notevole riduzione dei trasferimenti agli enti locali che si è verificata negli ultimi anni, si è cercato di mantenere alta la qualità dei servizi: “Ricordo – aggiunge l’assessore – che se l’insegnante di sostegno, che viene nominato dal Ministero, in molte scuole ha preso servizio dopo molte settimane dall’inizio dell’anno scolastico, gli educatori, che vengono inviati dal Comune, erano in servizio a scuola sin dai primi giorni. Molti bambini non avrebbero potuto iniziare la frequenza scolastica.”

I numeri sono importanti: 5 bambini con disabilità sono iscritti nei nidi, 26 bambini vengono assistiti nella scuola dell’infanzia, 47 alle elementari, 26 alle medie, 36 alle superiori, 5 nelle scuole paritarie.

A loro viene assicurato il servizio di personale educativo assistenziale, per un importo di oltre 1.300.000. A questa cifra vanno aggiunti i contributi per i tutor che vengono assegnati ad alcuni alunni con certificazione nelle scuole superiori, e la spesa per il trasporto e l’accompagnamento di alunni con disabilità particolari.

Anche l’impegno per l’acquisto di arredi specifici, adatti a particolari esigenze, o sussidi quali deambulatori, sollevatori, ecc. che sono utilizzati a scuola incide sul bilancio del settore Istruzione, una spesa che, nelle parole dell’assessore, è indispensabile per garantire parità di condizioni a chi parte da una situazione di svantaggio.

La spesa complessiva per l’assistenza  si è arricchita, in questi anni, di una nuova voce: il contributo che viene erogato ai gestori di centri estivi che accolgono bambini e ragazzi con disabilità. Una scelta amministrativa che ha permesso di diffondere una cultura dell’integrazione, permettendo a più gestori di accogliere ragazzi disabili grazie a un contributo che ha permesso di sostenere le maggiori spese. E che ha permesso a tante famiglie di iscrivere allo stesso centro estivo  figli con condizioni diverse, evitando il pellegrinaggio familiare tra diversi luoghi.

“Nel bilancio 2019 confermiamo questi impegni, che sono parte di una scelta più ampia, e di una visione di città inclusiva. Ricordo solo, come esempio di questa visione, la creazione dei camminamenti pedonali in Piazzale della Rosa, che tanto hanno fatto discutere ma che sono in realtà  molto apprezzati da cittadini, perché consentono anche a chi ha difficoltà motorie di raggiungere alcuni dei luoghi di interesse più belli della città.  C’è ancora tanto da fare, per abbattere barriere fisiche e culturali, e tanto da lavorare;  attraverso la scuola vogliamo ribadire con forza l’idea che una  comunità, come una famiglia, deve  mettere al centro i più fragili”.