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Bologna: tassista difende netturbino e viene pestato da quattro individui


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Si è imbattuto in quattro persone che in via Ugo Bassi picchiavano un netturbino. Non ha esitato a fermare il suo taxi per correre in suo aiuto, ma è stato a sua volta pestato: colpito in testa e alle costole ne avrà per una ventina di giorni. Vittima dell’aggressione, avvenuta la notte scorsa, un tassista bolognese. Prima di scendere dal suo taxi, l’uomo ha azionato l’allarme anti rapina che ha permesso l’arrivo della polizia in pochi minuti. Dei quattro aggressori tre sono stati fermati: è stata denunciata una donna e arrestati due nordafricani. Per il netturbino dieci giorni di prognosi: mentre puliva la strada, aveva chiesto ai quattro di spostarsi e loro lo hanno aggredito.

 

«La Uil Emilia Romagna, la Uiltrasporti Emilia Romagna e la Uiltrasporti Taxi esprimono solidarietà e vicinanza per la vile e barbara aggressione subita dall’operatore ecologico che stava compiendo il suo dovere e dal taxista che, correndo in aiuto del lavoratore, ha dato prova di un profondo senso civico. Un sentito ringraziamento va anche alle Forze dell’Ordine per il loro rapido intervento che ha scongiurato il peggio e fermato i criminali.

Quanto è accaduto è inaccettabile e indegno di una società civile. Il nostro auspicio è che non si verifichino mai più episodi di una simile efferata violenza. Ecco perché chiediamo subito un incontro urgente con il Comune e nella fattispecie con l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini e l’assessore alla Mobilità, Irene Priolo affinché vengano accolte le nostre richieste che da tempo giacciono inascoltate.

Non è più rinviabile un tavolo di confronto sul tema della sicurezza con le istituzioni preposte, a cominciare dalla Prefettura, dato lo stato di insicurezza che si sta registrando negli ultimi tempi in città dove, soprattutto nelle ore notturne, l’incolumità dei cittadini e dei lavoratori è più a rischio.

Come Uil Trasporti Taxi abbiamo, da tempo, portato in Comune le nostre richieste tese  a garantire una maggiore sicurezza ai taxisti che, con il loro lavoro, forniscono un servizio pubblico e anche sociale.

Le nostre richieste non hanno ancora trovato risposta. Come, ad esempio il rafforzamento, con uomini e mezzi, dei presidi in alcune zone per noi più critiche: piazza Aldrovandi, piazza Verdi e piazza Malpighi e Pratello.  Al pari di un contributo per l’installazione a bordo di telecamere bifocali per videosorveglianza capaci di riprendere l’interno dell’abitacolo e anche l’esterno. Basta perdere tempo!».