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Centenario Grande Guerra: la cerimonia in ricordo dei 63 caduti di Cavriago


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“Oggi, con la lettura dei nomi dei 63 cavriaghesi morti a causa della guerra, vogliamo ricordare ancora una volta quanto la guerra sia solo male, orrore, morte”, ha detto il sindaco Paolo Burani in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, nonché nel giorno della Festa dell’Unità Nazionale – Giornata delle Forze Armate. “Cavriago perse molti suoi figli, così come l’Italia. Il più giovane aveva 18 anni, il più vecchio 42. Quei nomi, quei volti, continuano a chiederci di lottare per un mondo di pace. Quando si seguano i confini, quando si alzano i muri, quando si ritorna all’egoismo del proprio interesse, quando si creano ‘nemici’, quando l’odio diventa normale, tutto questo può non portare alla guerra, ma non è pace. Non prepara niente di buono per nessuno. La storia deve essere maestra, ed il ricordare ciò che avvenne 100 anni fa serve proprio a questo”.
Il discorso del primo cittadino è stato fatto in sala civica a conclusione di una due giorni di iniziative organizzate insieme all’Anpi e agli Alpini. Sabato la cerimonia si è svolta davanti al monumento dedicato al generale Luigi Reverberi con alzabandiera, onore ai caduti e lettura di un messaggio del presidente nazionale degli Alpini Sebastiano Favero. Stamattina, domenica 4 novembre, invece, c’è stata la deposizione dei fiori ai cippi dei caduti, la Santa messa in suffragio dei caduti della Prima Guerra, alle 11 la deposizione delle corone ai monumenti in piazza Dossetti e nel cortile della scuola De Amicis. A seguire c’è stato un concerto del Coro Città di Cavriago in sala Civica con tanto di lettura, da parte dell’insegnante Leonarda Spaggiari, dei nomi dei 63 caduti di Cavriago durante il primo conflitto mondiale. Alla cerimonia erano presenti alcuni dei parenti dei caduti.