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In Acli Bologna 5 posti per i volontari del Servizio Civile


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«Un’importante occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, un prezioso strumento per aiutare persone fragili, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese». Questo è il Servizio Civile nazionale, ora universale, secondo Filippo Diaco, Presidente provinciale delle Acli di Bologna. L’Associazione, con questo nuovo bando, in scadenza il 28 settembre, offre 4 posti nella sede di Bologna e uno, per la prima volta, a Imola.

«La scelta di destinare un posto alla sede imolese è dovuta al desiderio della nostra Associazione di operare sempre più in ottica e dimensione di Città Metropolitana» spiega Diaco. Ai confini della Romagna, il volontario o la volontaria dovranno occuparsi di «educazione alla legalità e contrasto al bullismo e alle ludopatie, nuovi mali che affliggono, ormai, anche i giovanissimi», sensibilizzando le famiglie e gli studenti delle scuole del circondario. I quattro volontari bolognesi, invece, «si occuperanno di corsi di lingua e di educazione civica per stranieri, di fair play in ambito sportivo, del doposcuola e centro estivo, offerti come servizi sia di conciliazione dei tempi di lavoro e vita per le famiglie, sia di integrazione per i bambini con qualche difficoltà» spiega il Presidente. Per la prima volta, «ospiteremo una volontaria per un progetto sperimentale di sensibilizzazione al contrasto alla violenza contro le donne, in collaborazione con il Coordinamento donne delle Acli, impegnato dal 2013 su questo fronte» prosegue Diaco.

«Osserviamo che ancora troppe donne, italiane e straniere, si trovano, rispetto al partner, in condizione di minorità economica e sociale, vessate sul lavoro, non riconosciute socialmente. È nostro avviso che tutto questo possa favorire situazioni, se non di violenza conclamata, quanto meno di fragilità sociale e di difficoltà personali, che vanno ostacolate, favorendo un cambiamento culturale nelle donne stesse, ma anche nei ragazzini che frequentano la scuola, nei datori di lavoro, negli stessi operatori del campo socio-sanitario, giuridico, educativo». Il Servizio Civile «non va senz’altro inteso come un collocamento professionale, ma possiamo dire che, dei circa 6 ragazzi che le Acli bolognesi ospitano ogni anno, tutti trovano facilmente lavoro dopo questa esperienza, nelle Acli stesse o al di fuori: questo anno di impegno sociale, infatti, fornisce competenze, anche trasversali, che risultano, poi, utili e preziose nella ricerca di lavoro, favorendo l’impiego dei ragazzi anche in ambiti diversi da quello sociale». Mentre la disoccupazione, in generale, cala, o per lo meno si assesta su livelli di ripresa, «sono, ancora, i ragazzi, ma, soprattutto, le ragazze giovani ad essere penalizzati nell’ingresso nel mercato del lavoro: il Servizio Civile è una buona occasione» conclude Diaco.

Per informazioni sui progetti e per la partecipazione al bando potete contattare le Acli al numero 0510987719 o scrivere a acliprovincialibologna@gmail.com.