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Impresa e lavoro: confermate in via definitiva le attività produttive di sei aziende storicamente insediate nel forese di Reggio Emilia


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La Commissione consiliare Territorio e ambiente prende atto stasera (ore 18.30, sala Gruppi) dell’esito della Conferenza di pianificazione inerente la variante al Piano strutturale comunale (Psc) di Reggio Emilia avviata per confermare, in maniera definitiva, la presenza di attività produttive radicate nel tempo in territorio agricolo.

La variante urbanistica, che sarà sottoposta alla discussione del Consiglio comunale il 16 giugno, ha preso in esame la richiesta di aziende insediate storicamente sul territorio comunale che hanno assistito, nel corso degli anni, ad un accrescimento della propria produzione di lavoro, al fine di confermarne definitivamente l’uso urbanistico (impianti produttivi in ambito rurale), garantendo al contempo l’attuale superficie produttiva insediata, senza consumo di nuovo suolo agricolo ed il rispetto dei vincoli paesaggistici ed ambientali imposti dalle autorizzazioni rilasciate dal Comune e dagli enti competenti in materia.

Tali aziende sono state insediate in territorio agricolo a partire dalla fine degli anni Novanta, a fronte di una passata disciplina urbanistica regionale che consentiva l’attribuzione di autorizzazioni temporanee rinnovabili ogni cinque anni. Poiché l’attuale quadro normativo urbanistico esclude la temporaneità delle funzioni in territorio rurale, vi è la necessità di inquadrare tali attività produttive, consolidatesi negli anni, come permanenti.

Il riconoscimento del valore produttivo delle sei aziende coinvolte – Benassi srl, Car Server spa, Reire srl, Itco srl, Negri Remo di Ferraboschi Roberto & C. snc, Aereo Club Volovelistico Tricolore – ha portato alla necessità di individuare le aree attualmente utilizzate, senza alcun ampliamento, confermandone in maniera definitiva l’uso, conciliando così la funzione esistente con la tutela dei valori paesaggistici ed ambientali del contesto che le ospita, attraverso puntuali prescrizioni degli enti competenti in materia, in termini di corretta gestione dei processi produttivi.

Le diversità delle imprese e delle realtà che hanno presentato richiesta per consolidare la propria presenza sul territorio è accomunata da un fattore preciso: il ruolo all’interno del sistema economico locale, il costante accrescimento delle proprie potenzialità produttive e commerciali, la capacità di divenire generatori di opportunità nel mondo del lavoro. I dati generali emersi dall’analisi delle aziende coinvolte delineano infatti una situazione caratterizzata da un aumento della produttività in termini di fatturato e di utili, nel corso dell’ultimo biennio di riferimento, di professionalità impiegate e di implementazione delle tecnologie adottate: le imprese in oggetto vantano oltre 200 dipendenti impegnati ed un parco clienti stimato in circa 6.000 unità e oltre 400 fornitori.

“In un contesto che ha assistito a svariati mutamenti del mercato del lavoro, a crisi diffuse del settore industriale e ad una conseguente debole diffusione di realtà produttive – dice l’assessore alla Rigenerazione urbana e del territorio Alex Pratissoli – le scelte sul governo del territorio devono garantire risposte concrete e tempestive ad esigenze reali manifestate dalle nostre imprese e dalle persone che esse impiegano. Si tratta di tutelare al contempo il territorio da processi speculativi di nuovo consumo del suolo, confermando gli attuali insediamenti produttivi nei limiti della superficie già occupata, investendo su attività già insediate e sui benefici che queste possono generare in termini di occupazione e contributo per la nostra economia”.