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Due nuovi spettacoli del Teatro del Pratello debuttano nelle carceri di Bologna e di Reggio Emilia


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Nell’ambito del progetto 2018 del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, due nuovi spettacoli del Teatro del Pratello debuttano nelle carceri di Bologna e di Reggio Emilia: il 6 giugno alle ore 14.00 Bologna – Casa Circondariale, via del Gomito, 2 MERE UBU VARIETÉ; il 15 giugno, ore 19 Reggio Emilia – Istituti Penitenziari, via L.Settembrini 9 INTORNO AI KARAMAZOV. PRIMO STUDIO.

 

MERE UBU VARIETE (immagine), con la regia di Paolo Billi e con le coreografie di Elvio Pereira De Assunçao, vede in scena dodici detenute di diverse nazionalità, che danno vita a uno spettacolo di Varietà, in cui cantano e ballano, a volte strappandosi le maschere di donne aggressive e seducenti, secondo le stereotipie maschili, per svelarsi forti, dolenti e ferite. Uno spettacolo contro il voyerismo del pubblico “da teatro-carcere”, ancor più accentuato proprio perchè le protagoniste sono donne. Un Varietà cattivo e scorretto, contro i luoghi comuni. Un gruppo di donne, con sguardo fiero e delicato, si mette in gioco come solo le donne sanno fare, quando vogliono. Mere Ubu, dopo tutte le nefandezze compiute con il marito Ubu Roi, è in carcere ed insieme alle sue compagna mette in scena uno strano spettacolo di Varietà, in cui gli echi dell’opera di Jarry e anche di Lady Macbett si fondono in un gioco ironico e crudele che si conclude con una Parade finale “Siamo tutti figli di… Mere Ubu!”. Lo spettacolo è accompagnato dalle musiche originali, composte dagli allievi della Scuola di Musica Applicata del Conservatorio di Bologna, diretta dal M° Aurelio Zarelli, eseguite dal vivo da un complesso di cinque allievi del Conservatorio spaziando da polke, a mambo, a can can, a melodie napoletane con mandolino, a rap, a galop, a un bolero reinventato.
Lo spettacolo si inserisce nel progetto LE PATAFISICHE, che vede nel triennio 2016-2018 sei registi impegnati in sette carceri della regione e presso i Servizi di Giustizia Minorile, tutti su un medesimo tema, ovvero l’opera di Alfred Jarry e le correnti artistiche, filosofiche, metafisiche da essa derivate. Le attività teatrali presso la Casa Circondariale di Bologna sono sostenute dal Comune di Bologna e dal Coordinamento Teatro Carcere, attraverso il contributo della regione Emilia Romagna nell’ambito dei finanziamenti della L.13.

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INTORNO AI KARAMAZOV. PRIMO STUDIO è la prima tappa di una ricerca con la drammaturgia di Paolo Billi, con testi composti dagli attori detenuti nel laboratorio di scrittura; la regia è di Paolo Billi e Elvio Pereira de Assunçao, assistenti alla regia Susanna Accornero e Viviana Venga, effetti sonori a cura di Rulli Frulli; con la partecipazione di Abdellah, Alfonso, Andrea, Daniele, Davide, Driton, Fabrizio, Fatmir, Giacomo, Giovanni, Giuseppe, Mirko, Reda, Salvatore Alessio, attori detenuti degli Istituti Penitenziari di Reggio Emilia Il Teatro del Pratello nel marzo 2018 ha avviato un nuovo laboratorio teatrale con i detenuti degli Istituti Penitenziari di Reggio Emilia, sostenuto dal Comune di Reggio Emilia e dal Coordinamento Teatro Carcere, attraverso il contributo della regione Emilia Romagna nell’ambito dei finanziamenti della L.13. L’attività si inserisce infatti nel più ampio progetto “Stanze di Teatro Carcere 2018” del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, che per il triennio 2018-2020 ha scelto come tema comune “PADRI E FIGLI”. Il primo studio, che viene presentato al pubblico, all’interno degli istituti Penitenziari di Reggio Emilia non è una riduzione teatrale delle vicende del romanzo di Dostojevskij che narra i rapporti conflittuali e tragici tra il padre e i fratelli Karamazov, ma è un affresco corale in cui tanti padri e tanti figli si fronteggiano, si rincorrono, si fuggono; qui prendono corpo i fantasmi i Karamazov, padre e figli, tutti dalla testa ai piedi, un concentrato di sensualità, cupidigia e follia… Nella prima fase di lavoro, caratterizzata da un breve e intenso laboratorio di scrittura, i detenuti partecipanti hanno scritto alcune parti del copione dello spettacolo, sviluppando suggestioni e immagini tratte da film e dalla lettura di alcune pagine dell’opera.

Gli eventi sono riservati ad un pubblico autorizzato Per info info@teatrodelpratello.it