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Sant’Agostino Modena, al via la variante urbanistica


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Con l’illustrazione della delibera in commissione consiliare ieri, martedì 15 maggio, è stato avviato il percorso per l’approvazione della Variante al Piano strutturale comunale (Psc) e al Regolamento urbanistico edilizio (Rue) dell’Accordo di programma relativo alla riqualificazione urbana del complesso dell’ex ospedale Sant’Agostino di Modena nonché per la contestuale approvazione del programma di riqualificazione urbana “Complesso dell’ex ospedale Sant’Agostino” in variante al Piano operativo comunale (Poc).

Il progetto viene realizzato nell’ambito del nuovo Polo della Cultura che comprende anche Palazzo dei Musei e l’ex ospedale Estense, con una progettazione integrata dagli interventi finanziati con il progetto “Ducato Estense” del ministero dei Beni culturali.

Per l’adozione dei provvedimenti urbanistici, il progetto ha ottenuto il parere unanime della Conferenza dei servizi preliminare al termine del percorso avviato con la sottoscrizione nel febbraio 2016 dell’accordo procedimentale da parte del ministero dei Beni e delle attività culturali, del Comune di Modena e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

La delibera è stata illustrata alle commissioni consiliari Seta e Servizi dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, mentre l’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza ha presentato, insieme al direttore generale della Fondazione Luigi Benedetti, lo stato di avanzamento del Progetto culturale del Polo che, sulla base degli indirizzi approvati proprio dal Consiglio comunale circa un anno fa, prevede l’ampliamento e la valorizzazione di alcuni dei principali istituti culturali della città e del loro patrimonio (dalla Galleria Estense ai Musei civici, dalla Biblioteca Estense alla Poletti, fino ai Musei universitari all’Archivio storico e alla Fondazione Modena Arti Visive, con Galleria civica, Fondazione Fotografia e Museo della Figurina), anche con il ricorso sistematico alle opportunità dell’innovazione tecnologica e della multimedialità, mentre sono previsti anche nuovi progetti su Digital Humanities e Future Education Institute. Nell’elaborazione del progetto, infatti, risulta centrale il dialogo e il confronto tra cultura scientifica e cultura umanistica simbolicamente rappresentato dalla cosiddetta “Tenaglia”, uno degli snodi dell’edificio dove nei bracci saranno ospitate le nuove sale di lettura della Biblioteca Estense e nel perno saranno collocate le attività di Digital Humanities, con esperienze selezionate e di alta innovazione in campo universitario legate all’analisi e alla fruizione dell’immagine, così come luoghi per la digitalizzazione e il restauro del patrimonio librario antico.

Il Progetto culturale prevede anche approfondimenti sugli aspetti organizzativi e gestionali del Polo che saranno ulteriormente sviluppati nei prossimi mesi.

Dopo l’adozione dei provvedimenti urbanistici da parte del Consiglio comunale è prevista la sottoscrizione dei diversi enti e quindi la pubblicazione per due mesi per la raccolta delle osservazioni. La procedura si completerà con l’approvazione definitiva che terrà conto anche della fase delle osservazioni e del lavoro di approfondimento che, nel frattempo, la Conferenza dei servizi avrà svolto sugli aspetti progettuali.