Home Appennino Modenese Riorganizzazione ospedali: il punto a Vignola, Pavullo e Sassuolo

Riorganizzazione ospedali: il punto a Vignola, Pavullo e Sassuolo


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Il piano di riordino dei servizi sanitari, innescato dal processo di fusione dei due ospedali modenesi, Policlinico di Modena e Ospedale civile di Baggiovara, sta avendo ricadute positive su tutta la rete ospedaliera e dei servizi territoriali.

La strategia già avviata prevede equipe di professionisti in grado di operare su più sedi, articolate in piattaforme specialistiche comuni, valorizzando le vocazioni delle singole strutture per migliorare qualità e sicurezza delle prestazioni, ridurre i tempi di attesa e garantire prossimità nella risposta ai principali bisogni.

Nell’area sud a Vignola è stato rafforzato il sistema 118-Pronto soccorso e la medicina d’urgenza; l’ospedale cresce anche come numero di pazienti e sono aumentate le prestazioni; bene anche il progetto avviato nel settembre 2017 che ha già portato a più di 200 interventi eseguiti a Vignola dall’équipe chirurgica di Sassuolo; prosegue la riorganizzazione dell’attività oncologica.

All’ospedale di Pavullo procede senza interruzioni il piano investimenti: cinque i milioni di euro finanziati per le strutture e oltre 700mila euro l’anno per l’incremento di personale.

Già potenziato il sistema di Emergenza territoriale 118, con arrivo dell’automedica e di sei infermieri in più, ai quali si aggiungeranno a breve gli infermieri per l’attivazione da maggio dell’auto-infermieristica per l’alto Frignano. Il progetto esecutivo per il nuovo Pronto soccorso (finanziato per 2 milioni e 800mila euro) sarà completato entro fine giugno come previsto, per poi avviare la procedura di gara. Già in corso invece gli interventi sulle aree esterne (ulteriori 400mila euro).

L’ampliamento dell’attività chirurgica in collaborazione con l’équipe di Sassuolo ha portato un incremento del 63 per cento degli interventi sul blocco chirurgico di Pavullo e, soprattutto, la sensibile riduzione dei tempi d’attesa: per interventi da effettuarsi entro 30 giorni, i pazienti a Pavullo ne aspettano soltanto 14, mentre per gli interventi da eseguirsi entro sei mesi, il tempo di attesa è al massimo di quattro mesi. Rafforzate anche la diagnostica radiologica e l’attività ortopedica per allargare l’offerta sull’Alto Frignano. Per l’intero progetto, sono già acquisiti radiologo e ortopedico, due infermieri di sala operatoria e un Oss, mentre altri due infermieri e un medico anestesista arriveranno a completare l’organico. Entro luglio 2018 partirà infine la ristrutturazione delle sale operatorie (investimento di 1 milione e 800mila euro).

Sul Percorso Nascita, attivata la visita ostetrica domiciliare nel puerperio, così come la geolocalizzazione di tutte le gravide attraverso un’app dedicata che consente loro un contatto diretto e continui con le ostetriche. Incrementata infine l’offerta ginecologica. Invariata la presenza dell’ostetrica h24 presso l’Ospedale di Pavullo.