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Sabato 24 e domenica 25 marzo l’edizione 2018 delle Giornate FAI di Primavera


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Torna il tradizionale appuntamento con Le giornate Fai di Primavera, nell’anno in cui la delegazione Fai di Modena compie 25 anni di attività. Per l’occasione saranno aperte le porte di Villa Lonardi, Palazzo Borsari (sede del Consorzio della Bonifica Burana) e di alcuni palazzi del centro storico di Finale Emilia.

Sabato 24 e domenica 25 marzo 2018 la delegazione Fai di Modena e il Gruppo Fai Bassa Modenese, in stretta collaborazione con il Gruppo Fai Giovani Modena, propongono due differenti itinerari tematici.

«In occasione di una ricorrenza molto importante per la nostra delegazione, siamo davvero lieti di offrire un programma di aperture di grande rilevanza culturale e artistica a Modena e Finale Emilia», ha sottolineato nel corso della conferenza stampa di stamattina Vittorio Cavani, capo delegazione del Fai di Modena. «Tutto ciò come sempre grazie ai tanti volontari che ci supportano e agli Apprendisti Ciceroni che faranno da guida per un giorno ai visitatori.».

In città il percorso Modena 900 permetterà, grazie alla disponibilità della famiglia proprietaria, di visitare in via del tutto eccezionale Villa Lonardi (già Villa San Donnino), uno dei massimi esempi di architettura liberty in Italia. La villa fu costruita tra il 1910 e il 1911 su progetto di Ferdinando Messerotti Benvenuti e con il coordinamento artistico di Aroldo Bonzagni, pittore centese, fra i primi firmatari del manifesto futurista. Committente fu Claudio San Donnino, brillante rampollo di una famiglia di origine ebraica, fra le più in vista nella cerchia dell’alta borghesia modenese. Amante dello sport, Claudio fondò il Law Tennis Club e nel 1912 il Football Club e fu animato da una forte passione, tipicamente futurista, per le automobili, corroborata anche dall’amicizia con Enzo Ferrari e Alfieri Maserati. Negli anni ’70 del secolo scorso la Villa fu il teatro di una celebre scena di “Novecento” capolavoro di Bernardo Bertolucci con protagonisti Robert De Niro e Dominique Sanda.

La seconda apertura proposta a Modena è Palazzo Borsari, sede del Consorzio della Bonifica Burana. Il percorso di visita permetterà di ricostruire la storia del territorio modenese, profondamente legato alle acque, sin dalla preistoria. Fu solo con Napoleone e poi, dopo l’Unità d’Italia, con l’emanazione della legge Baccarini nel 1882 che la responsabilità di bonificare vaste aree fu assegnata allo Stato. Nel territorio tra Reno e Panaro con la costruzione dell’impianto idrovoro di Bondeno nel 1925 si giunse a un’effettiva sistemazione degli scoli delle acque basse e delle acque alte. Questa eredità secolare dal 2009 è stata raccolta dal Consorzio di Bonifica Burana che ha la propria sede nel Palazzo costruito a metà dell’Ottocento dalla famiglia Borsari, di origini finalesi.

Il Gruppo Fai Bassa Modenese propone l’itinerario “Finale Emilia 700, alla scoperta dei palazzi del centro storico”. La città di Finale lega la propria millenaria storia al fiume Panaro che scorreva nell’abitato e lambiva la Rocca, favoriva trasporti e commerci, collegava a Modena, a Ferrara, a Comacchio e a Venezia. Attraverso un percorso itinerante nel centro storico danneggiato dal sisma del maggio 2012, sarà possibile visitare i palazzi Ferraresi, Bresciani-Rodriguez, Borsari, Nannini-Spinelli, Finetti e di via Oberdan, che testimoniano come Finale Emilia sia stato uno dei pochi centri minori della regione che abbia vissuto pienamente l’alta stagione architettonica del secolo XVIII, quando venne anche nominata “città” e “terra nobile”.

ANTEPRIMA GIORNATE FAI DI PRIMAVERA: ALLA SALA TRUFFAUT C’È “NOVECENTO”

Il capolavoro del maestro, che tra i diversi set ha utilizzato anche
Villa Lonardi, sarà proiettato in alcune scene recentemente restaurate. Appuntamento alle ore 18.30 in via degli Adelardi 4 a Modena

Le giornate Fai di primavera cominciano anzitempo a Modena. Venerdì 23 marzo alle 18.30, presso la Sala Truffaut di via degli Adelardi 4, si svolgerà l’evento “Novecento un capolavoro restaurato”.

Forse non tutti sanno che Villa Lonardi è stata il set di una delle più celebri scene di “Novecento”, il capolavoro cinematografico di Bernardo Bertolucci. Per le riprese, infatti, furono utilizzate l’innovativa hall d’ingresso e la scala “a giorno” per far entrare nella storia l’esile ed elegante futurista Ada Fiastri Paulhan, Dominique Sanda, che incontra Alfredo Berlinghieri, alias Robert De Niro.

Nella serata saranno proiettate alcune scene della pellicola appena restaurata da 20th Century Fox, Paramount Pictures, Istituto Luce-Cinecittà e Cineteca di Bologna, con la collaborazione di Alberto Grimaldi e il sostegno di Massimo Sordella, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.

Interverranno il direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli e Davide Lonardi, proprietario della Villa che all’epoca conobbe la troupe di Bertolucci.

I posti sono limitati, pertanto la prenotazione è obbligatoria. Per informazioni scrivere a modena@delegazionefai.fondoambiente.it oppure telefonare al 3737642601, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 14 e dalle ore 14 alle ore 18.

Per tutte le informazioni riguardanti la modalità delle visite si consiglia di consultare il sito www.giornatefai.it