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Pesca. Pronti 4,3 milioni di euro per migliorare la qualità, favorire l’innovazione e la nascita di imprese giovani


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Quasi 4,3 milioni di euro per favorire la crescita e la competitività del settore della pesca e dell’acquacoltura e per incentivare la nascita di nuove imprese guidate da giovani. È la dotazione finanziaria complessiva di tre bandi approvati dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna che mettono a disposizione un corposo pacchetto di risorse a sostegno di progetti di investimento per lo sviluppo e la qualificazione della produzione nel quadro del Feamp 2014-2020, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca.

I finanziamenti

La quota più consistente dei fondi – quasi 3,5 milioni di euro – è destinata agli interventi per il rafforzamento e miglioramento della trasformazione dei prodotti della pesca e  dell’acquacoltura; circa 650.000 euro sono riservati al potenziamento delle infrastrutture dei porti, delle sale per la vendita all’asta del pescato e delle strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini per ridurre l’impatto ambientale; infine poco meno di 165.000 euro andranno ad incentivare l’ acquisto di imbarcazioni da pesca da parte degli under 40 per mettersi in proprio. Dei 4,3 milioni di euro la metà sono di provenienza europea (circa 2,15 milioni), il 35% è la quota messa a disposizione dallo Stato italiano (oltre 1,5 milioni) e il restante 15% (quasi 645.000 euro) è a carico del bilancio della Regione.

“Pesca e acquacoltura- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca, Simona Caselli- hanno una rivelante importanza economica e sociale per la fascia costiera dell’Emilia-Romagna e per l’intero territorio regionale. Nonostante una serie di problemi che vanno dalla riduzione del pescato, alla crescente concorrenza delle marinerie dell’altra sponda dell’Adriatico, dall’aumento dei costi all’invecchiamento degli addetti, il comparto offre interessanti prospettive di consolidamento soprattutto per la crescita della domanda di prodotti di qualità. Le risorse europee- prosegue Caselli- rappresentano quindi una grande opportunità per migliorare la competitività e la sostenibilità ambientale e sociale del settore ittico. Stiamo accelerando l’attuazione degli interventi previsti dal Feamp: i nuovi bandi consentiranno di mettere a disposizione degli imprenditori nuovi mezzi finanziari per migliorare la competitività e contribuire al rilancio del comparto, coniugando rispetto della tradizione e forte propensione all’innovazione”.Cosa prevedono i bandi

Dei tre bandi, quello a sostegno del settore della trasformazione dei prodotti ittici mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese contributi del 50% per finanziare progetti compresi tra un minimo di 100.000 e un massimo di 800.000 euro per il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale, il miglioramento della sicurezza, dell’igiene e delle condizioni di lavoro. Sostegno anche alle iniziative che puntano sull’innovazione di processo e di prodotto e sull’acquacoltura biologica. Le domande vanno presentate entro il 3 maggio.

Anche il secondo avviso pubblico per il miglioramento delle infrastrutture dei porti, dei locali per le aste e le strutture di raccolta dei rifiuti prevede contributi del 50%, per progetti di importo tra gli 80.000 e i 300.000 euro. La scadenza per le domande anche in questo caso è il 3 maggio prossimo.

È fissato invece per il 16 maggio il termine per il terzo bando riservato agli under 40, con contributi a fondo perduto del 25% per progetti fino a 75.000 euro. L’incentivo riguarda l’acquisto di pescherecci usati sotto i 24 metri di lunghezza per l’avvio di nuove imprese.