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Reggio Emilia, gli rubano l’auto in garage: ritrovata grazie al sistema d’antifurto satellitare


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Sopralluogo di furto in abitazione da parte della Polizia di Stato, ieri mattina alle 7,30 in via Don Orlandini. Sul posto gli agenti prendevano contatti con il richiedente, un reggiano di 24 anni, il quale riferiva che durante la notte, sicuramente dopo le ore 01.15, ignoti tagliavano la basculante del garage della sua abitazione in corrispondenza della serratura, riuscendo ad accedervi e, vista la porta comunicante con l’abitazione stessa, riuscivano a entrarvi. Dall’interno dell’abitazione, in seguito a un sommario controllo, il richiedente dichiarava che erano state asportate 3 motoseghe, alcune paia di pattini a rotelle, e la sua autovettura Opel Corsa grazie alle chiavi trovate all’interno dell’appartamento. In mattinata, la società che ha in gestione il sistema antifurto satellitare individuava l’auto in via Pian del Monte, permettendo ai Carabinieri competenti per zona di recuperarla, parcheggiata e abbandonata, e di restituirla al proprietario.

Solo un’ora più tardi la Polizia interveniva in via L.Guerra, per altro sopralluogo di furto in quattro garage. Sul posto i proprietari interessati lamentavano l’asportazione di alcuni generi alimentari e una mountain bike.

Nel pomeriggio due pattuglie della Polizia di Stato sono intervenuti presso un supermercato in via Ampere per una rapina. Il responsabile del negozio aveva riferito al numero di emergenza 113 di essere stato aggredito da due donne sorprese a rubare. Sul posto l’uomo riferiva che poco prima, in una corsia del supermercato, aveva notato due donne, rispettivamente sui 50 e 30 anni probabilmente di origine rom, in compagnia di una bambina di circa due anni, occultare diversa merce nella loro borsa. Al momento del passaggio alle casse, la donna più anziana cercava di distrarre la cassiera pagando solo qualche prodotto, mentre la più giovane usciva velocemente dal negozio con la borsa piena di merce. Il responsabile allora cercava di raggiungere quest’ultima, ma la stessa si scagliava contro di lui colpendolo ripetutamente e graffiandolo su braccia e collo, per poi salire unitamente all’altra donna e alla bambina su un’auto e allontanarsi repentinamente.