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Consultazione della Commissione Europea su definizione di PMI, scadenza per l’invio dei questionari da parte delle imprese: venerdì 9 marzo


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Unioncamere Emilia-Romagna, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, promuove la consultazione che aiuterà la Commissione europea a valutare la definizione di microimpresa, piccola e media impresa (PMI) e la possibilità di effettuare eventuali cambiamenti della Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003.

L’obiettivo è garantire che tale definizione continui ad essere adeguata e consegua i suoi obiettivi nell’attuale congiuntura economica.

Il questionario contribuirà a valutare l’adeguatezza dell’attuale definizione di PMI e la possibilità di effettuare eventuali cambiamenti alla raccomandazione, in modo tale che le piccole imprese europee possano continuare a ricevere un apposito sostegno strategico.

Fornendo un’unica definizione comune di cosa s’intende per “vera” PMI, la raccomandazione ha l’obiettivo di: creare parità di condizioni ed evitare la distorsione della concorrenza tra imprese; garantire un trattamento equo di tutte le PMI; migliorare la coerenza e l’efficacia delle politiche sulle PMI.

Unioncamere Emilia-Romagna è incaricata di promuovere questa consultazione, raccogliere le risposte e riportarle in apposita banca dati della Commissione europea in forma anonima. Tutte le imprese interessate – specialmente quelle che hanno già avuto necessità di applicare tale definizione – sono invitate a partecipare a questa consultazione rispondendo all’apposito questionario disponibile sul sito di Unioncamere Emilia-Romagna (www.ucer.camcom.it) da inviare via e-mail entro venerdì 9 marzo all’indirizzo e-mail  simpler@rer.camcom.it.

Per informazioni: Valentina Patano tel. 051 6377034 email: valentina.patano@rer.camcom.it.

La definizione attuale fornita dall’UE di PMI verte su tre criteri: effettivi (meno di 250 dipendenti su base equivalente annua a tempo pieno) è considerato il più importante e deve essere rispettato; parametri finanziari riguardanti il fatturato annuo (≤50 milioni di euro) o il totale di bilancio annuo (≤43 milioni di euro); “autonomia/proprietà”: una PMI appartenente ad un grande gruppo può beneficiare di un tipo di sostegno che non equivale a quello conferito ad imprese concorrenti delle sue stesse dimensioni, che non dispongono degli stessi collegamenti. Quindi, la definizione di PMI dell’UE distingue le imprese in autonome, associate (partecipazione tra il 25% ed il 50%) e collegate (partecipazione superiore al 50%).

Un’impresa è autonoma se è totalmente indipendente e se non è né associata né collegata a un’altra impresa. Non è autonoma se ha rapporti con altri soggetti (sia associazioni che collegamenti). In questi casi, il numero di dipendenti e i dati finanziari (fatturato annuo e totale di bilancio annuo) di tali soggetti devono essere sommati a quelli dell’impresa.