Home Cronaca Writer reggiano denunciato per imbrattamento e danneggiamento

Writer reggiano denunciato per imbrattamento e danneggiamento


# ora in onda #
...............




Nella mattinata di ieri 31 gennaio personale investigativo della Questura di Reggio Emilia ha eseguito una perquisizione delegata dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di un giovane writer reggiano di 30 anni, ritenuto il responsabile dell’imbrattamento di tre cartelloni pubblicitari avvenuto in via Turri tra il 3 e 4 maggio 2017 e di una copia della statua di Marco Emilio Lepido collocata in Piazza Del Monte, avvenuto il 14 dicembre 2017, a cui erano state vergate le scritte “EASY’S”, che per la sua pronuncia “ISIS” ha creato allarme nell’opinione pubblica.

Nella mattinata dello scorso 6 maggio la modella in reggiseno della pubblicità della nota casa di biancheria intima “Intimissimi” era stata coperta con vernice rossa e blu e in testa era stato rappresentato il copricapo delle donne musulmane chador. Sui cartelloni era stata cancellata la scritta Intimissimi e sopra di essa era stata vergata in stampatello la scritta EASY’S. Il 14 dicembre scorso la statua di Marco Emilio Lepido, collocata in questa centralissima Piazza Del monte era stata imbrattata con vernice rossa e vergata la scritta “EASY’S” mentre sulla parte frontale vi era applicato un cartello recante la scritta “AL VA LA’ AL BAR”. Le analogie tra i due episodi, documentati dalle telecamere di sorveglianza cittadina, hanno indotto a ritenere che i due episodi fossero opera della stessa persona.

Le indagini condotte dalla Polizia di Stato hanno permesso di raccogliere inequivocabili elementi di responsabilità nei confronti di un ragazzo, noto writer molto attivo in questa provincia, a carico del quale la locale A.G. ha emesso un decreto di perquisizione. L’attività delegata si è conclusa con il sequestro di indumenti indossati durante i due episodi. Raccolti inconfutabili elementi di reità, al ragazzo non è rimasto che ammettere le proprie responsabilità per entrambi gli episodi giustificandosi dicendo che provocatoriamente aveva giocato sulla parola la cui pronuncia è ISIS ma che tra i giovani assume il significato “prendila alla leggera”, escludendo categoricamente motivazioni ideologiche o politiche. Il giovane è stato denunciato per imbrattamento e danneggiamento.