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Presentata la ricostruzione della Rocca di San Felice


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A cinque anni dal sisma del 2012, parte il recupero della trecentesca Rocca di San Felice sul Panaro. Questa mattina, nel comune modenese, al Pala Round Table è stato presentato il progetto di ricostruzione, restauro e miglioramento sismico dell’antico edificio e il primo stralcio funzionale dell’intervento. All’iniziativa sono intervenuti il presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini, il sindaco di San Felice, Alberto Silvestri, il progettista dell’intervento, Carlo Blasi, nonché i rappresentanti delle cinque università che hanno collaborato e della Soprintendenza regionale.

 

Per il completo recupero della Rocca di San Felice sul Panaro, gravemente danneggiata dalle scosse del sisma del 2012, sono stati stimati interventi per oltre 6,6 milioni di euro. L’avvio è oggi garantito da finanziamenti per oltre un milione di euro di fondi del Commissario a cui si aggiungono quasi 360 mila euro di rimborsi assicurativi del Comune di San Felice.

“Veder rinascere monumenti come questo- evidenzia il presidente Bonaccini- è uno degli obiettivi che ci siamo dati fin dall’inizio della ricostruzione, per questo garantiamo la rinascita di questo monumento, che riveste un’importanza strategica sia del punto di vista sostanziale che simbolico. Infatti, la ricostruzione post sisma passa anche attraverso il recupero e la valorizzazione dei simboli di una comunità, di quei luoghi straordinari che ne rappresentano la storia, la cultura e lo spirito”.
La progettazione preliminare della Rocca è stata perfezionata e acquisita dalla struttura commissariale il 5 giugno 2017 e ha ottenuto il parere della Commissione congiunta il 25 ottobre scorso.

La Rocca
L’edificio, realizzato nel 1340, come spesso è accaduto per tutti i castelli del ducato Estense, ha subito nel tempo diverse trasformazioni. Già nella seconda metà del ‘400 il castello ha subito importanti modificazioni conseguenti all’evoluzione delle tecniche militari di difesa.
Nel corso del XVII secolo, la Rocca pur non subendo grandi trasformazioni edilizie viene destinata a residenza. Nel 1800 la Rocca viene utilizzata anche come carcere, mentre diventa monumento nazionale su iniziativa del Comune di San Felice nei primi anni del ‘900.