Home Regione Stalking, Tullia Bevilacqua (Ugl Emilia-Romagna): “Modificata una legge sbagliata. Vittoria del sindacato”

Stalking, Tullia Bevilacqua (Ugl Emilia-Romagna): “Modificata una legge sbagliata. Vittoria del sindacato”


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“Doverosa ed anche tardiva, che adesso si apra nuovamente il dibattito sui nuovi strumenti che lo Stato deve destinare alle donne vittime di violenze e persecuzioni”.

Questo il commento di Tullia Bevilacqua, segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna, in merito al provvedimento inserito nel decreto fiscale, convertito ed approvato a fine dicembre che cancella la possibilità che un accusato di stalking possa  farla franca offrendo una somma di denaro alla vittima con il  placet del giudice , indipendentemente dalla volontà della persona offesa.

“I responsabili di atti persecutori come lo stalking  non potranno più cavarsela automaticamente  pagando un risarcimento e riparando in questo modo alle conseguenze provocate. Il governo, su pressione di associazioni e sindacati, per prima l’Ugl, ha finalmente posto rimedio ad un macroscopico abbaglio  legislativo, ad una grande ingiustizia che poneva un reato odioso come quello dello stalking fra quelli che si potevano “cancellare” ed estinguere giuridicamente, senza alcuna sanzione reputazionale”: spiega  Tullia Bevilacqua.

Il sindacato Ugl, in Emilia-Romagna, aveva lanciato una vera e propria campagna in difesa dei diritti delle donne e a favore delle vittime di violenza sessuale e   persecuzioni personali.

Stiamo parlando di un fenomeno (gli atti persecutori da parte di un ex partner, corteggiatore rifiutato, amici, parenti e/o vicini di casa) che secondo  l’Istat in qualche modo riguarda  o ha riguardato in Italia un quinto delle donne fra i 16 e i 70 anni. E di queste  il 10% è stata vittima di stalking “grave”, fino alla violenza fisica.  Secondo il ministero dell’Interno il 77,7% delle vittime sono di sesso femminile ed oltre il 90% delle persone denunciate o arrestate era già stata segnalata per il reato.

Nella triste classifica delle donne assassinate l’Emilia-Romagna, è la terza regione d’Italia, dopo  Lombardia e Veneto. E oltre ai casi di femminicidio sono in aumento  anche le denunce per atti persecutori.

“Abbiamo combattuto l’’estinzione del reato di stalking per via pecuniaria, introdotta nella riforma del sistema penale questa estate, e la gravità della norma era emersa con la prima sentenza di un giudice che a Torino  aveva “graziato” un imputato, dichiarando estinto il reato, che si era limitato ad offrire 1.500 euro come risarcimento, nonostante la vittima si fosse detta contraria”:    dichiara il  segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna  Tullia Bevilacqua che – oltre a chiedere con forza certezza della pena per chi commette questo tipo di reati – torna a chiedere che  si discuta a livello regionale: “della possibilità  di potenziare i servizi socio-sanitari,  non escludendo anche il sostegno economico ed il reinserimento lavorativo  delle vittime di  violenza di genere”.