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Reggio Emilia: Carabinieri, nel 2017 calano reati e aumentano arresti


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Il 2017 è stato un anno d’intenso lavoro per i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia il cui impegno nelle molteplici attività istituzionali si e’ concretizzato attraverso:

  • 450 servizi di perlustrazione, che hanno visto l’impiego complessivo di 38.900 Carabinieri;
  • 100 pattuglie a piedi, con l’impiego di 4.200 Carabinieri;
  • 697 i servizi di Ordine Pubblico, che hanno visto operare 2.530 militari;

Identificate 138.927 persone e controllati 102.125 veicoli, che, nella fase repressiva, hanno prodotto:

  • 393 arresti per vari delitti (336 nel 2016);
  • la denuncia di 173 persone per molteplici reati (2.866 nel 2016);
  • 038 i reati scoperti (2.535 nel 2016) con l’identificazione dei responsabili (tra cui 2 omicidi, 34 rapine, 596 furti, 373 truffe e frodi informatiche, 118 reati di spaccio di stupefacenti, 11 estorsioni, 22 violenze sessuali);

Oltre all’attività preventiva e repressiva, i Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia sono stati impegnati in numerose attività di soccorso: 209 interventi per richieste di soccorso – molte delle quali risolutive per salvare vite umane – con l’impiego complessivo di oltre 400 militari.

Intensa anche l’attività finalizzata a garantire la sicurezza nella circolazione sulle strade, con l’intervento in oltre 325 sinistri stradali. In tale ambito, risultano:

  • 195 le persone denunciate all’A.G. (in prevalenza per guida sotto in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di stupefacenti);
  • 456 le rilevate infrazioni al codice della strada;
  • 137 le carte di circolazione ritirate per veicoli posti in circolazione senza la prescritta revisione;
  • 210 le patenti ritirate (in prevalenza per guida in stato d’ebbrezza);
  • 1683 i veicoli sequestrati o sottoposti fermo amministrativo.

Decisa anche l’azione di contrasto al commercio abusivo ed alla contraffazione dei marchi industriali: decine le denunce operate che hanno portato, durante l’anno, anche al sequestro di migliaia di prodotti contraffatti (CD musicali, DVD, cd per Play Station, occhiali, orologi, generatori elettrici di corrente, borsette, scarpe e capi d’abbigliamento di prestigiose griffe).

Incessante e rilevante l’impegno rivolto a contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti,  come documentato dai sottonotati dati di sintesi:

ATTIVITA’ ANTIDROGA 2017
Reati consumati 124
Reati scoperti 118
Persone arrestate 75 (di cui 42 stranieri)
Persone denunciate 84 (di cui 42 stranieri)
Assuntori segnalati 187 (di cui 52 stranieri)
Hashish sequestrato 40 Kg.
Marijuana sequestrata 105 Kg.
Cocaina sequestrata 500 gr.
Eroina sequestrata 400 gr.
Piante marijuana sequestrate 177

 

L’elemento di “novità” del 2017, documentato dalle indagini antidroga concluse dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, è certamente la “scesa in campo” della malavita cinese nel peculiare traffico di eroina, soprattutto nel capoluogo reggiano. Al riguardo, tra le principali operazioni antidroga, rileva quella conclusa nell’agosto 2017 quando i Carabinieri del capoluogo, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato – in una delle più remunerative piazze di spaccio della città notoriamente gestite da pusher nordafricani e nigeriani – anche un cittadino cinese trovato in possesso di oltre 100 dosi di eroina thailandese.

Dall’inizio dell’anno, al 112 del Comando Provinciale di Reggio Emilia sono pervenute oltre 265.000 richieste telefoniche, circa 720 al giorno. Di queste, oltre 1.800 gli interventi per i cosiddetti privati dissidi (circa 5 al giorno), l’85% dei quali ha riguardato liti in famiglia.

Un fenomeno in crescita quello delle litigiosità che nel corso del 2017 ha visto i Carabinieri operare numerosi arresti e denunce. In particolare:

  • 20 persone arrestate per atti persecutori;
  • 222 denunciate per lesioni personali;
  • 75 quelle denunciate per percosse;
  • 332 denunciate per minacce;
  • 285 quelli segnalate all’A.G. per ingiurie.

Di seguito, in estrema sintesi ed in ordine cronologico, i principali fatti delittuosi del 2017 che hanno visto l’intervento risolutivo dei comandi dell’Arma della provincia reggiana:

  • il 12 gennaio 2017, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia  unitamente ai colleghi della Compagnia di Gioia Tauro, hanno tratto in arresto, marito e moglie, rispettivamente cognato e sorella della vittima, ritenuti responsabili, a titolo di concorso, dell’omicidio a colpi d’arma da fuoco di SCARFONE Antonio, avvenuto il 14 agosto 2016 in Via Giovanni Papa XXIII di Rosarno. Nel medesimo contesto, in Calabria ed in Emilia-Romagna, sono state eseguite anche alcune perquisizioni domiciliari volte alla ricerca di ulteriori elementi probatori al già grave quadro indiziario ricostruito sinora nel corso delle indagini. L’attività di inizio anno giungeva all’esito di una complessa attività d’indagine che aveva consentito di procedere già il 19 agosto 2016 al fermo di indiziato di delitto nei confronti del fratello e del nipote della vittima, ritenuti essere i principali autori dell’omicidio.
  • il 31 gennaio 2017 i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti hanno concluso l’operazione DAKOTA, disarticolando un’organizzazione transnazionale di trafficanti e ricostruendo il loro business del malaffare, riscontrato da numerose cessioni di cocaina, hascisc e marjuana, anche a studenti minorenni. 4 persone tratte in arresto, 3 sottoposte all’obbligo di presentazione alla P.G., oltre 5.000 cessioni di stupefacenti documentate dai Carabinieri nel corso delle indagini, oltre mezzo chilo, tra cocaina ed hascisc, sequestrato unitamente a 15.000 euro in contanti, provento dell’illecita attività. Questi i “numeri” che hanno portato allo smantellamento di un sodalizio multietnico composto da 2 italiani, 2 tunisini e 3 marocchini.
  • il 4 febbraio 2017 i Carabinieri di Guastalla traevano in arresto un insospettabile commerciante reggiano trovato in possesso di oltre 40 chili di marjuana occultati in vari punti della casa (salotto, armadio, frigorifero, sui pavimenti, sul tavolo della cucina), sotto il materasso della camera da letto 27,8 chili di hascisc, dentro una borsa da computer 18.000 euro in contanti e sempre in casa svariato materiale per il confezionamento e per l’illecita attività su ampia scala tra cui un macchinario per il sottovuoto ed uno per saldare le confezioni di cellophane, una macchina conta soldi, un bilancino di precisione, oltre 300 sacchetti di cellophane e diversi barattoli in plastica di concime, acceleratori della crescita, fertilizzanti, antiparassitari, specifici per la coltivazione della cannabis.
  • il 19 febbraio 2017 i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza hanno arrestato 4 stranieri che, per futili motivi, hanno generato una violenta rissa nella centralissima via Roma di Sant’Ilario. Una scena apocalittica si è presentata agli occhi dei carabinieri che, richiamati dalla urla provenienti dalla vicina via Roma, sono dovuti accorrere per evitare gravi conseguenze. Hanno lavorato non poco per sedare le due fazioni che si percuotevano violentemente non solo con calci e pugni ma soprattutto con l’utilizzo di tavolini e sedie presi dal kebab dove è nata la lite. L’intervento si è quindi concluso con l’arresto per rissa aggravata di 2 cittadini indiani e di 2 pachistani.
  • il 1 marzo 2017 i Carabinieri di San Polo d’Enza hanno stroncato un’attività di spaccio che vedeva coinvolti 25 giovani. Gli ordini arrivavano grazie a messaggi che correvano via whatsapp: un linguaggio chiaro, quello utilizzato dai “fruitori” del servizio. Nonostante gli accorgimenti tecnologici della “rete dello spaccio 2.0”, i carabinieri, dopo mesi di mirate indagini, sono riusciti a documentare un anno di spaccio e centinaia di cessioni, ricostruendo l’intera filiera ed individuando il “grossista”, un incensurato ed insospettabile 32enne, commesso in un negozio di abbigliamento nel centro di Reggio Emilia. Importanti i numeri dell’inchiesta i cui esiti hanno consentito 6 arresti, 7 denunce in stato di libertà, 14 segnalazioni quali assuntori per i clienti (tra cui studenti minorenni) e il sequestro di circa 3 etti di droga tra marjuana, hascisc e cocaina.
  • Il 3 marzo 2017 – I Carabinieri della Compagnia di Guastalla hanno arrestato 3 calabresi ritenuti responsabili di almeno una ventina di rapine a mano armata compiute, tra la fine del 2016 e i primi mesi del 2017, ai danni di agenzie assicurative, bar, tabaccherie, ristoranti e supermercati, ubicati nella bassa reggiana, modenese e mantovana.
  • Il 6 marzo 2017 – I Carabinieri di Cadelbosco Sopra, a distanza di poche ore dal grave episodio vandalico che ha visto la scuola primaria Marconi di Cadelbosco di Sotto concretamente devastata con danni per oltre 10.000 euro, hanno identificato i responsabili in 3 minori aventi un’età compresa tra i 13 e i 17 anni.
  • Il 6 marzo 2017 – I Carabinieri di Guastalla hanno denunciato 586 persone, provenienti da tutt’Italia e dall’estero, che la notte del 22 gennaio si sono ritrovate in un capannone industriale di Reggiolo per un rave party non autorizzato. Tutti i denunciati (tra cui 46 minori) sono stati accusati dei reati di invasione di terreni ed edifici, danneggiamento aggravato, deturpamento e imbrattamento di cose altrui e per aver organizzato e partecipato ad una manifestazione danzante non autorizzata. Sequestrati 3 automezzi e attrezzatura musicale (mixer, casse amplificate, subwoofer, microfoni) per un controvalore di 000 euro, utilizzata dagli organizzatori francesi, per dare vita al rave.
  • Il 12 aprile 2017 i Carabinieri di Novellara con le pesanti accuse di tentato sequestro di minore, lesioni personali, induzione alla prostituzione e corruzione di minorenne, hanno arrestato un 54enne reggiano che visibilmente ubriaco, si è presentato presso un oratorio di un Comune della bassa reggiana dove ha incominciato a “infastidire” una bambina invitandola a salire in macchina. Dall’invito è passato ai fatti prendendola con la forza per le braccia senza riuscire nei suoi intenti in quanto le urla della bambina attiravano l’attenzione dei presenti che allontanavano l’uomo, chiamando i carabinieri che arrestavano il responsabile.
  • L’11 maggio 2017 i Carabinieri di Castelnovo Monti, nell’ambito di un’attività antidroga, hanno proceduto a 4 arresti e al sequestro di un ingente quantitativo di stupefacenti costituto da 44 chili di marjuana destinati alla piazza reggiana.
  • Il 9 giugno 2017 i Carabinieri di Correggio hanno arrestato i 2 autori dell’efferata rapina consumata ai danni di una gioielleria del paese. I due con il pretesto di dover lucidare una catenina si sono fatti aprire dall’orefice che è stato aggredito e ferito con un coltello. I due sono finiti in manette con l’accusa di concorso in rapina aggravata.
  • Il 7 luglio 2017 i Carabinieri di Luzzara sono risaliti al grave atto di bullismo relativo alla brutale aggressione di uno studente 14enne pestato all’uscita di scuola da 11 minorenni aventi un’età compresa tra i 13 ed i 16 anni tutti denunciati per lesioni aggravate in concorso. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Luzzara il 14enne, uscito da scuola, è stato raggiunto dagli 11 bulli, tutti frequentanti lo stesso istituto scolastico, che l’hanno accerchiato per impedirgli di fuggire. Quindi dopo averlo deriso gli hanno preso lo zaino buttandolo a terra per poi gettare a terra la vittima colpita da calci e pugni.
  • L’11 agosto 2017 i Carabinieri di Castelnovo Monti hanno sottoposto a sequestro un bar ove veniva esercitata la prostituzione. Il locale, secondo quanto accertato dai carabinieri, fungeva da punto di incontro tra i clienti e amiche della barista la quale, anche se non partecipava direttamente ai guadagni derivanti dalle successive prestazioni sessuali a pagamento, aveva comunque un ritorno economico consistente, come è ovvio, nell’aumento del volume delle consumazioni. La barista è stata sottoposta al provvedimento di natura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Castelnovo Monti, indagata per il reato di favoreggiamento della prostituzione. Lo stesso locale, che funzionava da punto d’incontro per le successive prestazioni sessuali a pagamento, è stato contestualmente sottoposto a sequestro preventivo.
  • Il 16 agosto 2017 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia hanno arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata, un 21enne pachistano che profittando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima, peraltro infraquattordicenne e affetto da deficit cognitivi, dopo averlo condotto in un luogo isolato ed avergli intimato di abbassarsi i pantaloni lo violentava.
  • Il 16.10.2017 i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno dato corso in Emilia Romagna, Piemonte, Basilicata, Lombardia e Campania, all’operazione DEEP IMPACT nei confronti di 18 indagati per associazione per delinquere, truffa aggravata, ricettazione, sostituzione di persona, uso indebito di carta di credito, estorsione e falso in atto pubblico. Nel contempo, i Carabinieri hanno anche eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Emilia – su richiesta del pubblico Ministero Dr.ssa Valentina SALVI – a carico di 6 persone (3 in carcere, 2 ai domiciliari e 1 obbligo di firma/dimora). Decine le perquisizioni delegate dallo stesso magistrato nei confronti dei 18 indagati, ritenuti responsabili di oltre 500 colpi commessi in tutta Italia. L’inchiesta dei Carabinieri di Reggio Emilia ha visto, per la prima volta in Emilia Romagna, secondo un recentissimo orientamento della Suprema Corte di Cassazione (, Sez. II, 29.9.2016, n. 43706), il riconoscimento dell’aggravante della «minorata difesa». Il sodalizio era composto da veri e propri geni della truffa che spaziavano dalle false case vacanze nei luoghi di villeggiatura in rinomate località marittime o montane (Costiera amalfitana, Rimini, Riccione, Brunico, Bressanone Courmayeur ed altre), dai raggiri ai tabaccai per illecite ricariche postepay ai finti coupon di inesistenti aziende proposti sulle più importanti piattaforme online, sino alle innumerevoli e fittizie offerte di lavoro ad interi gruppi di disoccupati, arrivando perfino a professare falso amore nelle chat di incontri pur di spillare soldi ai cuori infranti di uomini che si innamoravano virtualmente di donne inesistenti. L’abisso morale si raggiunge con lo sfruttamento di un vero concerto di beneficenza (raccolta fondi per la lotta ai tumori) di un noto cantante italiano per vendere falsi biglietti d’ingresso.
  • Il 14.11.2017 i Carabinieri di Reggio Emilia hanno denunciato un cittadino della Repubblica Ceca per maltrattamenti di animali e introduzione illecita di animali da compagnia, con l’aggravante, per alcuni cuccioli, dell’età, decisamente inferiore alle dodici settimane di vita previste dalla legge. I 24 cuccioli salvati dai carabinieri (di razza maltese, volpini di Pomerania, carlino e bulldog francese), viaggiavano da molte ore, probabilmente più di dieci, relegati, al buio, all’interno di piccole scatole di cartone, immersi nelle proprie deiezioni, nascosti senza cibo né acqua nel bagagliaio di un’autovettura per essere destinati, con ogni probabilità, al commercio clandestino di animali di razza.
  • L’1 dicembre 2017 i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, a 7 giorni dall’omicidio di un 31enne autotrasportatore calabrese freddato a colpi di pistola davanti alla porta di casa di Luzzara, hanno identificato e arrestato il responsabile identificato in un 63enne suo vicino di casa. Alla base del gesto rancori nei confronti della vittima per futili questioni di vicinato.
  • Il 9 dicembre 2017 i Carabinieri di Gattatico, a conclusione di una serie di perquisizioni eseguite in un campo nomadi della città, hanno arrestato 2 soggetti accusati, rispettivamente, di detenzione illegale di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione portava al sequestro di un moschetto senza matricola e di circa 1 kg e mezzo di hascisc. Nei guai sono finite anche altre 2 nomadi denunciati una per il possesso di 37 banconote da 50 euro falsificate (complessivi 1.850 euro falsi) e una per la detenzione ai fini di spaccio di 26gramnmi di hashish.
  • Il 19 dicembre 2017 i Carabinieri di Castelnovo Monti hanno arrestato 2 leccesi ritenuti responsabili dell’incendio appiccato ad un furgone e ad un’autovettura, dati alle fiamme la notte del 6 ottobre precedente nel cortile dell’abitazione di un noto imprenditore delle ceramiche abitante a Castellarano. I 2 arrestati, con il grave atto intimidatorio, volevano costringere la parte offesa a non assumere più commesse da un’azienda del distretto ceramico. Il tutto a vantaggio di un’altra ditta sassolese, concorrente con quella della vittima, presso cui i due arrestati lavoravano. L’incendio dei 2 mezzi aveva provocato un notevole allarme e innalzato la soglia della pericolosità poiché aveva procurato seri danni anche ad un limitrofo stabile residenziale e, in particolare, all’appartamento abitato da una famiglia posto al primo piano.

 

Un anno, quello che si appresta a concludersi, contrassegnato anche dall’ignobile e vile condotta di taluni malviventi dediti alle truffe agli anziani. Al riguardo, grazie all’incessante campagna informativa di sensibilizzazione portata avanti nel 2017 dai Carabinieri di tutta la provincia di Reggio Emilia (sensibilizzazioni durante le messe, incontri promossi dai Carabinieri con gli anziani dei vari paesi, spot televisivi ed articoli stampa, ecc…) ed ai reiterati inviti a diffidare degli estranei, chiamando immediatamente il 112, possono essere considerati molto soddisfacenti i risultati ottenuti (netta diminuzione dei casi ed oltre una cinquantina quelle sventate). Nel senso, è stata determinante anche l’iniziativa adottata dal Comandante Provinciale, Colonnello Antonino BUDA. In accordo con il vescovo della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, Monsignor Massimo CAMISASCA, è stato deciso l’avvio di un’ulteriore, intensa e capillare attività di prevenzione finalizzata a far giungere le preziose informazioni nelle case dei più deboli. Tutti i Sacerdoti in forza alla diocesi reggiana, d’intesa con i Comandanti delle Stazioni Carabinieri della Provincia, hanno diramato il messaggio di allerta a tutti gli anziani affinché l’informazione preventiva giungesse in tutte le case. L’omelia, ad esempio, è stata l’occasione per allertare i fedeli sui rischi che si corrono ad aprire la porta a sconosciuti che cercano di carpire la fiducia degli anziani per spogliarli dei loro pochi averi. Arma e Chiesa, quindi, in campo contro i “vigliacchi” che non esitano a esercitare vere e proprie aggressioni psicologiche nei confronti dei più deboli, pur di sottrarre loro i pochi risparmi di una vita, spesso condotta in solitudine. Si è in sintesi “costruito” un fronte preventivo – senza precedenti – per cercare di arginare questo spregevole reato, ferme restando le attività investigative che hanno già permesso di acquisire inequivocabili elementi di responsabilità penali, attualmente all’esame dell’A.G. reggiana.

Nel corso del 2017, innumerevoli anche gli inseguimenti operati dai carabinieri nei confronti di malviventi sorpresi a rubare: ingente la refurtiva recuperata, il cui valore stimato è di oltre 1.000.000 di euro, sottratta alla malavita e restituita ai derubati. Attività preventiva agevolata dai “nuovi strumenti” fortemente voluti dall’Arma, in virtù del principio della sicurezza partecipata, quali il cd. protocollo di vicinato e le telecamere intelligenti dei presidi comunali, veri punto forza del contrasto preventivo alla criminalità predatoria.

Un 2017 significativo e di intenso lavoro, per i carabinieri reggiani, “impreziosito” dall’accorpamento dei Carabinieri Forestali che, oltre a garantire maggiore capillarità sul territorio, hanno aumentato le competenze e le specificità nella tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nella sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare“.

Il 2017 ha visto anche il rinnovo e l’arricchimento della compagine Arma, con l’assegnazione di 4 nuovi ufficiali tra i quali, per la prima volta nel reggiano, anche di 2 donne: il Tenente Colonnello Sandra DI DOMENICO, Comandante del Gruppo Forestale Carabinieri di Reggio Emilia, il Capitano Luigi SCALINGI, assegnato al comando della Compagnia Carabinieri di Reggio Emilia, il Capitano GHISILIERI José Comandante della Compagnia di Castelnovo Monti e il Tenente Alessia DI ROCCO, chiamata a svolgere azione di comando e di coordinamento nell’ambito del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia.