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Con Enea e Confindustria Emilia Area Centro la zona industriale Roveri diventa uno “smart village”


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Si chiama “Roveri Smart Village” e vuole accompagnare e sostenere la trasformazione del distretto industriale Roveri verso la sostenibilità ambientale, sociale ed energetica, e realizzare così un ambito industriale pioniere nel campo dell’economia circolare, nel segno dell’innovazione e dell’efficientamento.

L’idea è di Enea e Confindustria Emilia Area Centro ed è stata presentata al Comune di Bologna che ne ha condiviso gli obiettivi e ha a sua volta promosso la nascita di una Cabina di Regia sul progetto, coordinata dall’assessore comunale all’economia e promozione della città, Matteo Lepore. Siederanno dunque allo stesso tavolo per lavorare al progetto “Roveri Smart Village”, oltre ai proponenti Enea e Confindustria Emilia Area Centro, anche il Quartiere San Donato-San Vitale, i dipartimenti e i settori del Comune interessati, la Città Metropolitana di Bologna, la Regione Emilia-Romagna e le associazioni imprenditoriali che rappresentano le attività locali. Saranno invitati anche il Comune di Castenaso, per la stretta connessione tra la zona Roveri e l’area di Ca’ dell’Orbo, e l’Agenzia di sviluppo locale Pilastro e area Nord Est, per contiguità territoriale e interesse allo sviluppo armonico del comparto. La Cabina di Regia sarà lo strumento operativo nel quale confluiranno interessi, progetti e azioni di tutti i soggetti coinvolti nella crescita dell’area industriale Roveri, un progetto complesso e multitematico che insisterà su un contesto industriale diversificato e in fase di cambiamento.

“Il distretto delle Roveri, con la presenza di circa 350 aziende, rappresenta l’area industriale più grande del nostro territorio – ricorda l’assessore Lepore – e dopo la fase più acuta della crisi economica, durante la quale molte imprese hanno cessato la loro attività, si è verificato un rinnovamento dell’offerta. Nuove imprese hanno deciso di reinvestire nelle Roveri e così è nato il primo capannone totalmente autosufficiente a livello energetico, il polo didattico-formativo della Fondazione Research Italy, la più grande sala di incisione del territorio regionale, esperienze di innovazione sociale accanto a imprese più tradizionali. Sta partendo insomma una riconversione industriale in un’area dove ancora permangono alcune criticità, ed è il momento di concentrarsi su un progetto di innovazione come il Roveri Smart Village. Questa sinergia tra pubblico e privato è il valore aggiunto che consentirà di realizzare un distretto pionieristico sui temi ambientali ed energetici”.

Secondo Federico Testa, Presidente dell’Enea, “è molto positivo che un progetto di rigenerazione sostenibile di un’area industriale metropolitana come questo trovi una dimensione istituzionale, anche perché  si tratta di una realtà unica ma, allo stesso tempo, con un’evoluzione e una collocazione che la rendono rappresentativa di molte altre realtà regionali e nazionali. Come Enea – aggiunge il presidente – siamo stati promotori del progetto e adesso continueremo ad offrire il nostro contributo sulle tematiche dell’efficienza energetica, dell’economia circolare, della smart city, rafforzando le sinergie con il mondo delle imprese, delle associazioni e della pubblica amministrazione sul territorio regionale”.

Confindustria Emilia Area Centro, per voce del Direttore Generale Tiziana Ferrari, esprime “piena soddisfazione per l’istituzionalizzazione di un progetto di cui siamo promotori, assieme ad Enea, per valorizzare e riqualificare la struttura produttiva del nostro territorio e nel caso specifico l’area industriale più importante di Bologna, quella delle Roveri. Si tratta di un ‘villaggio’ industriale esemplificativo delle aree industriali in fase di transizione facenti ormai parte della struttura urbana a seguito dell’espansione della città. È inoltre una situazione ricorrente sul territorio della Regione Emilia-Romagna, con la quale occorrerà ragionare in termini strategici sul nuovo ruolo che potrà giocare nella città metropolitana di Bologna. Riteniamo vadano perseguite nuove progettualità: efficienza energetica, edifici produttivi a consumo quasi zero, economia circolare e, più in generale, un modello di rigenerazione urbana da poter applicare anche ad altre realtà industriali. Elementi da mettere al centro del progetto ‘Roveri Smart Village’ e per i quali Confindustria Emilia Area Centro continuerà a lavorare”.