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Vapor Europe Sassuolo, incontro al Mise. Fiom/Cgil e Fim/Cisl Modena: l’azienda dice no a tutte le proposte


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Si è svolto ieri al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) l’incontro tra i sindacati Fiom/Cgil e Fim/Cisl, la dirigenza di Vapor Europe Sassuolo assistita da Confindustria Modena, alla presenza dei rappresentanti del Ministero, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Sassuolo, sulla vertenza che vede coinvolta l’azienda sulla procedura di licenziamento collettivo per 30 dipendenti su 50, previsto per fine anno.

“Sia i rappresentanti del Ministero che delle istituzioni locali – informa una nota di Fiom/Cgil e Fim/Cisl – hanno condiviso le preoccupazioni dei sindacati sulle ricadute che tale scelta aziendale avrà sui dipendenti coinvolti e hanno confermato la totale contrarietà ai licenziamenti unilaterali. Il Mise e le istituzioni locali hanno chiesto per l’ennesima volta di ritirare la procedura di licenziamento o almeno sospenderla per poter confrontarsi più tranquillamente e trovare soluzioni meno traumatiche, con l’obbiettivo di rilanciare lo stabilimento sassolese o quantomeno di trovare soluzioni per l’occupazione anche sul territorio”.

“Fim/Cisl e Fiom/Cgil hanno apprezzato e condiviso la posizione delle istituzioni – prosegue la nota – ma l’azienda ha confermato la propria indisponibilità a non modificare sia nel metodo che nel merito la decisione assunta, salvo ridurre di poche unità l’esubero del personale.

I sindacati hanno allora formulato una nuova proposta che, pur tenendo ferma la scadenza della procedura di licenziamento collettivo al 31.12.2017, preveda uno scivolo per l’uscita volontaria ed incentivata nel corso di tutto il 2018, spostando così in avanti di un anno la definizione della vertenza, e aver un lasso di tempo utile a sondare e valutare, insieme alle istituzioni, soluzioni di ricollocazione nel territorio dei lavoratori”.

“Di fronte a questa posizione, l’azienda per voce di Confindustria ha “gentilmente” concesso un paio di mesi aggiuntivi che i sindacati giudicano però insufficienti per trovare soluzioni alternative a salvaguardia dell’occupazione. La multinazionale franco-americana – aggiungono Fiom/Cgil e Fim/Cisl –  ha confermato con questa risposta l’atteggiamento sprezzante e senza scrupoli, che dimostra di considerare i lavoratori solo dei numeri e di avere come unico obbiettivo il profitto”.

Al termine dell’incontro, il Mise ha rinnovato l’auspicio che le parti in sede territoriale trovino una soluzione per la salvaguardia dell’occupazione valutando utile la proposta dei sindacati. A fronte di questo auspicio, Fiom/Cgil e Fim/Cisl, pur rimanendo fortemente insoddisfatte dell’atteggiamento aziendale, hanno convenuto di continuare il confronto, dandosi appuntamento per lunedì 4 dicembre in Confindustria a Modena.

“Fiom/Cgil e Fim/Cisl chiedono anche a Confindustria Modena di valutare se l’atteggiamento di Vapor Europe sia utile allo sviluppo del territorio, cosa che dovrebbe stare a cuore anche a Confindustria, e di impegnarsi nei confronti dell’azienda affinché modifichi la posizione intransigente tenuta dai vertici aziendali, per trovare soluzioni nel solco degli accordi condivisi per gestire le crisi nel territorio modenese. Un posto di lavoro perso, lo è per sempre”.