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Asaf Avidan al Teatro Duse di Bologna


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Lunedì 27 novembre Asaf Avidan sarà al Teatro Duse di Bologna per una delle tre tappe italiane del tour di presentazione del suo terzo album Study on Falling.

Lo abbiamo conosciuto con Different Pulses, il disco di debutto che lo ha decretato come uno tra i migliori artisti degli ultimi anni e prima ancora grazie al remix del suo brano Reckoning Song/One Day, che ha fatto impazzire i network di tutta Europa. Già attivo con The Mojos, con i quali si è aggiudicato il disco d’oro e poi di platino per l’album The Reckoning (2006) Asaf Avidan ha raggiunto il grande pubblico nel 2013, con la pubblicazione di Different Pulses su etichetta Polydor/Universal, ed un lungo tour che lo portato in ogni angolo del globo.

Vedere Asaf Avidan dal vivo è un’esperienza di disconnessione sensoriale, dove la percezione sonora è in netta contrapposizione con quella visiva: in piedi, sul palco, sembra un moicano pelle e ossa, mentre dagli altoparlanti esce una voce di donna consumata da fiumi di whiskey. Una voce che non ha nulla da invidiare ai grandi nomi che hanno fatto la storia della musica: più volte paragonato a Janis Joplin e Johnny Cash, Asaf Avidan spazia dal rock al blues al folk con un sound profondo ed ancestrale che stupisce e sorprende ad ogni respiro.

Dopo la standing ovation ricevuta durante l’esibizione come ospite internazionale al Festival di Sanremo nel 2013 ed un lungo tour che lo ha più volte visto passare per l’Italia per una serie di concerti unici, talvolta con la band e nei più recenti show con la sola compagnia di una chitarra e della sua straordinaria e potente voce, Asaf Avidan ha raddoppiato il suo successo con Gold Shadow, il secondo album pubblicato a gennaio 2015 per Polydor/Universal.

Anticipato dalla bellissima Over My Head, Gold Shadow parla della fine di una relazione.

“L’amore non è un patto duraturo – dichiarava lo stesso Asaf – ed anche le storie più stabili, belle e solide nascondono ombre e fantasmi che porteranno inevitabilmente alla fine della stessa storia d’amore”. In Gold Shadow l’artista esplora gli angoli più remoti del cuore e da voce ai silenziosi pensieri che mettono in pericolo la stabilità di un amore. Un cuore spezzato che ha voglia di tornare a vivere, in mix di colori ed emozioni che danno forma a lacrime, paure e sensazioni che a loro volta si trasformano in un sound in grado di spaziare in più stili, passando dal pop anni ’50 al jazz anni ’30, dalle ballate folk anni ’60 al blues fino ai più recenti synth.

Bing Crosby, Billie Holiday, Howlin’ Wolf, Serge Gainsbourg, Leonard Cohen, Bob Dylan e persino Bob Marley: una tavolozza di colori e generi in cui la strabiliante voce di Asaf da forma a tutte le emozioni di un cuore spezzato che vuol tornare a pulsare di nuova vita.