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Crisi Motori Minarelli, oggi al MISE ribaditi gli esuberi, ma la ricerca di soluzioni continua


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Ribadito dall’azienda l’esubero strutturale di 68 lavoratori, ma avanzata la disponibilità a continuare la trattativa per trovare soluzioni che evitino i licenziamenti e richiesta dei sindacati di utilizzare gli ammortizzatori sociali mentre si individuano soluzioni in grado di garantire un rilancio produttivo e l’occupazione.

E’ un esito interlocutorio, quello che ha riguardato oggi a Roma, nella sede del Ministero dello Sviluppo economico, l’azienda Motori Minarelli, di proprietà Yamaha, sita a Calderara di Reno.

All’incontro oggi erano presenti i rappresentanti sindacali, l’assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, il Comune di Calderara di Reno, l’amministratore delegato dell’azienda e Confindustria Emilia.
L’azienda ha illustrato le ragioni dell’ esubero strutturale di 68  lavoratori diretti  su 267 del sito di Calderara, annunciando inoltre i contenuti del piano industriale al 2020 con investimenti in formazione, prodotto e impiantistica per conservare le attuali quote di un mercato dei motori per motocicli che si è fortemente ridotto in questi anni in Europa, soprattutto per le piccole cilindrate.
I rappresentanti dei lavoratori si sono detti disponibili a continuare la trattativa per trovare soluzioni che evitino i licenziamenti, e hanno espresso preoccupazione per il progressivo ridimensionamento del sito della Minarelli, con il conseguente rischio di marginalizzazione all’interno della multinazionale Yamaha. I rappresentanti dei lavoratori hanno anche chiesto di utilizzare gli ammortizzatori sociali, per accompagnare una riflessione che permetta di individuare soluzioni in grado di garantire un rilancio produttivo e l’occupazione.

Le istituzioni al termine dell’incontro hanno colto le aperture dell’azienda sulla riduzione del numero degli esuberi e la disponibilità a una mobilità volontaria, invitando le parti a riprendere la trattativa per ricercare soluzioni condivise, anche introducendo elementi di maggiore flessibilità oraria per garantire tutta l’occupazione.
Una prossima convocazione, in sede amministrativa, è stata fissata presso il Servizio lavoro della Regione Emilia-Romagna per il prossimo 27 novembre.