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Ambiente, Emilia-Romagna leader nella certificazione di qualità ambientale


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Imprese e mondo produttivo dell’Emilia-Romagna in prima linea nella certificazione della qualità ambientale per uno sviluppo sempre più sostenibile.
La regione si conferma leader, in Europa e nel mondo, in settori chiave per l’economia del territorio conquistando il primato mondiale Epd (dichiarazione che attesta la qualità, la sicurezza e l’affidabilità dei prodotti) per latte, acqua e pasta. La certificazione cresce del 19%, in prevalenza nel settore agroalimentare, che rappresenta così l’81% del totale sia a livello regionale che nazionale.

In vetta alla classifica anche il distretto della ceramica – 36% delle registrazioni in regione e il 92% nel Paese- che si aggiudica il primato europeo per il marchio Ecolabel (una ‘ecoetichetta’ che certifica i prodotti compatibili con l’ambiente in tutto il ciclo di vita) con 28 licenze.

Sono alcuni dei risultati che emergono dal Rapporto 2017 della Regione Emilia-Romagna “La diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità in Emilia-Romagna”, edizione 2017 curato da Ervet, pubblicato in occasione di Ecomondo (in corso a Rimini fino a venerdì 10 novembre), e online sul portale regionale Ambiente all’indirizzo http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/sviluppo-sostenibile/newsletter.

“I dati sulla diffusione degli schemi di certificazione volontaria rappresentano importanti indicatori che ci danno risposta sul livello di qualità del nostro sistema economico produttivo, sempre più green- spiega, l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo-. La sfida della competitività trova nelle certificazioni il percorso più appropriato per migliorare le performance ambientali ed economiche e per valorizzare le scelte di eco innovazione: un passo avanti verso la qualità delle produzioni e dei prodotti nel nostro territorio.”

Certificazioni ambientali e settori produttivi 
Rispetto ai settori produttivi, in testa alla classifica per la diffusione dei principali standard per la qualità, l’ambiente e la sicurezza, si classificano il comparto metalmeccanico con 4.954 siti certificati, le costruzioni (2.885) e il commercio all’ingrosso (2.329).
La crescita maggiore è stata rilevata per istruzione (+7,97%), industrie alimentari (+5,16%) e altri servizi sociali (+4,89%).

L’Emilia-Romagna mostra trend positivi anche per le certificazioni di processo con una crescita del 6% per lo standard Iso 14001 che, con oltre 1800 siti certificati ad agosto 2017, la classifica al terzo posto su scala nazionale. In leggera flessione lo standard Emas (strumento utilizzato dalle imprese che certifica le prestazioni ambientali e fornisce al pubblico informazioni sulla propria gestione sostenibile), ma con 149 registrazioni la regione si colloca comunque in seconda posizione nel panorama italiano.

Tra le certificazioni di prodotto, oltre alle performance segnalate per Epd ed Ecolabel, l’Emilia-Romagna con 188 certificati raggiunge la terza posizione per lo standard di gestione forestale Fsc (+13%), mentre registra un 10% di crescita del marchio Pefc (entrambe le certificazioni indicano la provenienza da foreste certificate della carta utilizzata).

Segno positivo anche per le certificazioni di responsabilità sociale d’impresa Sa 8000 (+12%) – che, tra le altre cose, garantisce il rispetto dei diritti umani e di quelli dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro – per la qualità delle produzioni certificata con lo standard Iso 9001 (+4%), la sicurezza sui luoghi di lavoro Ohsas 18001 (+6%) che confermano il terzo posto per l’Emilia-Romagna. Stesso piazzamento anche per la nuova certificazione dei sistemi di gestione dell’energia Iso 50001 con 140 siti certificati.

I dati provinciali 
A livello provinciale la certificazione ambientale Emas, mantiene la maggiore diffusione nelle province di Parma (39) e di Bologna (28): i settori trainanti sono quelli del comparto alimentare (46) e dei servizi, in particolare quelli per la gestione dei rifiuti (44).

Lo standard Iso 14001 vede ancora la provincia di Bologna al primo posto con il più alto numero di certificati (435), seguita da Modena (239) e Reggio Emilia (225). La maggiore crescita nel periodo 2016-2017 è stata registrata a Ferrara (+14%), Bologna (+12%) e Modena (+10%).

Venendo alle certificazioni di prodotto, la diffusione di Ecolabel trova ancora Modena al primo posto (7 licenze), seguita dalle province di Ravenna (6 licenze) e Bologna (4 licenze). Per quanto riguarda l’Epd, il maggior numero di dichiarazioni, 100 è sul settore agroalimentare.  Complessivamente le certificazioni per prodotti e/o servizi sono 113.

Per Fsc nelle prime tre posizioni si confermano Bologna con 40 certificati sui propri prodotti, Modena (32) e Reggio Emilia (31). Nella diffusione del marchio Pefc resta invariata la distribuzione con il primato di Bologna che ha al suo attivo 19 certificati, Reggio-Emilia con 12 e Modena 10.

I certificati Sa 8000 crescono in maniera uniforme in tutto il territorio: ai primi tre posti si riconfermano Bologna (30), Parma (27) e Forlì-Cesena (14). Per Ohsas 18001 anche quest’anno in testa Bologna (383 certificazioni), seguita da Parma (188) e Ravenna (157).
La certificazione per il miglioramento dell’efficienza energetica Iso 50001 conta 140 siti certificati in regione con la provincia di Bologna (34) in testa, seguita da Parma (25) e da Forlì Cesena (22).

 

Le certificazioni ambientali 
Le certificazioni, generalmente ad adesione volontaria, sono finalizzate a promuovere il miglioramento delle prestazioni ambientali di beni, servizi, imprese e organizzazioni. Si possono distinguere in certificazioni di prodotto e di processo, a seconda che siano rivolte ai beni e servizi prodotti ovvero al processo produttivo e all’organizzazione della struttura produttiva.

Più in dettaglio le certificazioni di prodotto sono: Epd, acronimo inglese per Dichiarazione ambientale di prodotto; Ecolabel, certificazione europea di prodotto ambiente sostenibile; Fsc e Pefc, le certificazioni per la gestione forestale che indicano che la carta è prodotta da legni provenienti da foreste certificate. Il primo è uno standard promosso da associazioni ambientaliste, mentre il secondo da imprese private.

Le certificazioni di processo sono: Ohsas, certificazione per la sicurezza sul lavoro; Iso 9001 certificazione per la qualità di processo; Iso 140001, certificazione ambientale di processo, Iso 50001, certificazione energetica di processo; SA 8000, certificazione per la responsabilità sociale di impresa ed Emas, Sistema di gestione ambientale ed Audit per siti ed organizzazioni. Gli standard o regolamenti come Emas ed Ecolabel sono periodicamente aggiornati.

A queste, si affiancano ulteriori strumenti finalizzati alla valutazione e la comunicazione degli impatti ambientali lungo il ciclo di vita di beni e servizi (Life Cycle Assessment-Lca)  o dei costi diretti ed indiretti (Life Cycle Costing – Lcc).