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Reggio Emilia, bilancio dei controlli sulle residenze in zona stazione e sul rispetto delle ordinanze anti-alcol


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Il lavoro di accertamento avviato dalla Polizia municipale di Reggio Emilia sulle residenze – effettive o fittizie – in via Turri prosegue sistematicamente e si estenderà al quartiere della stazione e ad altre zone della città.

Si tratta di un lavoro capillare, particolarmente complesso, con casistiche fa loro diverse e modalità di accertamento non automatiche. Un’operazione che ha prodotto ad ora – i dati nudi e crudi basterebbero a dirlo – risultati significativi e numeri in costante aumento per quanto riguarda sia le azioni di verifica, sia delle segnalazioni di residenze fittizie.

AZIONI E CASISTICHE – Gli agenti, sulla base di un programma prestabilito, entrano nel condominio individuato e iniziano a passare in rassegna gli appartamenti, scala per scala, piano per piano, alloggio per alloggio.

Alla scampanellata degli agenti alla porta di un alloggio, non sempre corrisponde una risposta. In questi casi, non si abbandona la presa e si segna sul registro: ‘ripassare per nuova verifica’. E al controllo programmato, si aggiunge un altro controllo.

Alla seconda verifica, la porta prima serrata ora può essere aperta e l’appartamento accessibile, con segni di una recente permanenza, ma vuoto.

Altra possibilità: l’appartamento che si poteva supporre disabitato, al nuovo controllo lo si trova abitato.

Vi si possono trovare inquilini regolarmente residenti e con puntuale contratto di affitto, ma anche persone formalmente non residenti eppure abitanti nell’alloggio, magari con un affitto in nero, mentre il proprietario dell’immobile, che non abita lì, dichiara di risiedere in quel luogo.

In questo caso, responsabile dell’irregolarità è il proprietario, il cui comportamento funge di fatto da ‘copertura’ agli inquilini reali formalmente non residenti.

La legge prevede una fonte di trasparenza in questi casi: ovvero l’obbligo di ‘dichiarazione di ospitalità’, quando il proprietario, che risulta residente, ospita nell’appartamento persone di origine extracomunitaria. Succede però che tale norma non sia rispettata, ovvero che tale dichiarazione non sia fatta: l’omissione è sanzionata con 360 euro.

RISULTATI – Con un lavoro massiccio, gli agenti stanno mettendo chiarezza in questo quadro. Gli appartamenti oggetto di verifiche sono ad oggi 204; le persone controllate 559; quelle segnalate per residenza fittizia, al fine della cancellazione, perché risultanti residenti ma non rintracciate, sono state 66; le persone trovate invece presenti negli appartamenti, ma non formalmente residenti, sono state 34; gli appartamenti ‘silenziosi’, ovvero chiusi e senza reazioni alla presenza della Municipale, risultano 37: qui l’annotazione sul registro è appunto ‘ripassare per nuova verifica’. E si procede a nuova visita.

ORDINANZE – In tema di sicurezza e convivenza civile, da fine luglio a tutto settembre, la Polizia municipale è stata impegnata anche nelle verifiche del rispetto delle cosiddette ordinanze sugli orari degli esercizi commerciali, la vendita e il consumo di alcolici, emanate per la stessa Zona stazione e per le zone di via Veneri-piazzale Europa, Parco del popolo-via Secchi-Gabella, via Fabio Filzi-piazza Duca d’Aosta-Zucchi.

VERIFICHE E INTERVENTI – Gli agenti hanno svolto 154 servizi specifici, mirati al controllo del rispetto delle ordinanze e hanno attuato nello stesso periodo 268 interventi su richiesta dei cittadini. Le sanzioni elevate sono state 31.