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Dal 21 ottobre la Settimana della Salute Mentale


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Con 88 eventi in 16 Comuni dell’intera Provincia di Modena, oltre 70 relatori, 8 mostre permanenti, la presenza di tutti gli Enti istituzionali e più di 100 partner dell’associazionismo, del privato sociale ed imprenditoriale, prende il via il 21 ottobre la VII edizione di “Màt”, la Settimana della Salute Mentale. Promossa dall’Azienda USL di Modena, si pone come punto di riferimento in Italia per chi vuole dare corpo a un’idea di Salute Mentale che coniughi la cura e il rispetto dei diritti, per studiare e pensare assieme, generare nuovo sapere, e immaginare nuovi percorsi.

Anche quest’anno il confronto con relatori provenienti da ogni parte del Paese e dall’estero riguarderà le questioni più innovative che attraversano la Salute Mentale. Tra questi, l’approccio “Open Dialogue”, gli utenti Esperti in Supporto tra Pari, l’Incontro nazionale del Club SPDC No Restraint, senza contenzione e a porte aperte, e molti altri. Il programma completo è disponibile su www.matmodena.it e sulla pagina Facebook “Matmodena”.

“La Giunta Comunale, in accordo con l’Ausl – afferma l’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli – ha approvato nel luglio 2017 il ‘Programma per il coordinamento delle funzioni sociali e sanitarie nel campo della salute mentale’, un sistema integrato di interventi ispirato a valori fondanti come la lotta allo stigma, la partecipazione di utenti e famigliari, l’innovazione dei progetti che sviluppano gli assi dell’abitare, dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale. In questa direzione va il sostegno convinto dell’amministrazione nel condividere e ‘replicare’ con la Sanità e il Volontariato interventi innovativi di comunità e di sviluppo delle autonomie come il Social Point, Casa Paola o La Fonte; anche quest’anno Màt diventa occasione per fare il punto sui risultati raggiunti e per confrontarci su bisogni che riguardano un’ampia fascia della popolazione”.

“La 7° edizione di Màt si spinge ad esplorare nuove forme di conoscenza nell’ambito della salute mentale, proponendo stimoli, suggestioni, ma anche esperienze pratiche che rappresentano un vero rinascimento intellettuale nel campo della salute” ha affermato il Direttore Generale della Ausl di Modena Massimo Annicchiarico. “La ferma volontà di superare gli stereotipi impone di ripensare all’intero ecosistema uomo-contesto-società-salute. E la salute mentale è la migliore espressione di questa inscindibile relazione, paradigma di un nuovo e diverso modo di concepire l’ormai superato manicheismo sano\malato”.

 

I numeri della Salute Mentale Adulti in provincia di Modena

I punti d’accesso alla rete dei servizi offerti dal Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL sono gli 8 Centri di Salute Mentale (CSM) presenti su tutto il territorio provinciale, dedicati per l’assistenza alle persone maggiorenni e i centri di Psicologia Clinica. Sono presenti anche 6 Centri Diurni accreditati e 1 Day Hospital territoriale a Carpi, dotato di 3 posti letto. I Servizi Ospedalieri dispongono di 66 posti letto.

Nel 2016 l’1,9% della popolazione residente è stato trattato presso i CSM (11.297 soggetti), con circa lo 0,4% della popolazione (2.192 soggetti) al primo contatto nella vita con questi servizi. Sono stati inoltre trattati 884 soggetti non residenti. La diagnosi più frequentemente formulata per i trattati presso i CSM è stata la psicosi (41,4%), per i soggetti al primo contatto quella di nevrosi (47,3%). Gli interventi domiciliari rappresentano il 9,5% di quelli erogati, in aumento rispetto all’anno precedente.

Il tasso di ospedalizzazione in acuto dei residenti maggiorenni nella provincia di Modena è stato pari a 25,0 x 10.000 abitanti, al di sotto del tasso regionale. Il tasso di ospedalizzazione per Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) presso reparti di psichiatria è stato pari a 22,3 x 100.000 abitanti maggiorenni, anch’esso al di sotto della media regionale. Tra le attività di promozione dell’inclusione sociale, il progetto Social Point nel 2016 ha coinvolto 203 utenti (70 nuovi utenti) e più di un centinaio di associazioni culturali. Gli inserimenti lavorativi attivi sono stati 463. Si conferma la tendenza all’azzeramento totale della contenzione meccanica negli SPDC, obiettivo già raggiunto nel Servizio di Carpi.